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Debby si sta rafforzando, entro mercoledì diverrà Uragano di categoria 1 e punterà il Texas e la Louisiana!

Nella giornata di ieri vi abbiamo anticipato la situazione meteorologica che lentamente sta prendendo corpo tra il Golfo del Messico e gli Stati Uniti sud-orientali, a seguito della formazione di un intenso sistema depressionario che si sta dirigendo con una certa rapidità in direzione della Florida, ove è atteso un brusco e corposo peggioramento del tempo tra il settore meridionale e quello occidentale del territorio.

Gran parte del Paese dunque, che già ieri ha osservato qualche intensa precipitazione, farà i conti con piogge e rovesci localmente anche di forte intensità, che genereranno in talune aree accumuli pluviometrici spesso significativi e accompagnati da possibili allagamenti.

Una delle preoccupazioni principali era tuttavia legata all'eventuale ulteriore intensificazione di Debby, che nella giornata di ieri si stava approfondendo sensibilmente nel Golfo del Messico. D'altra parte le condizioni erano tutte pressoché favorevoli al successivo sviluppo da depressione tropicale a tempesta tropicale. Nel corso dei prossimi giorni Debby cambierà traiettoria e non si muoverà più verso nord-est, bensì verso nord-ovest, andando seriamente a minacciare le coste texane e quella della Louisiana.

Nella giornata di mercoledì la tempesta dovrebbe ulteriormente approfondirsi fino a divenire uragano di categoria 1, accompagnato da venti superiori ai 140 km/h e con raffiche a suo seguito addirittura oltre i 160 km/h. Naturalmente con questo tipo di situazioni ci attenduamo un severo peggioramento del tempo proprio in Louisiana prima, Texas poi, con coinvolgimento attivo e marcato soprattutto, come detto, della fascia costiera. In queste aree sono infatti attese piogge estremamente copiose.

Bisognerà ora valutare l'eventualità che Debby, una volta divenuto uragano, tenda ulteriormente ad intensificarsi, passando da categoria 1 a categoria 2. Processo al momento ritenuto piuttosto difficile, anche in virtù del fatto che nel suo spostamento incontrerà acque superficiali più fresche rispetto alle attuali, che ne inibiranno l'ulteriore sviluppo. Non ci resta che attendere i prossimi aggiornamenti per essere più precisi a riguardo.

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