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Analisi Meteorologica

Incursione artico continentale in atto al Centro-Sud

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Possibili fiocchi sporadici e coreografici fino al livello del mare al Centro-Sud.
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Il minimo depressionario posizionato sul mar Egeo influenza marginalmente la nostra penisola: basso versante Adriatico, Sud peninsulare e Sicilia orientale le zone più colpite.

La configurazione sinottica in atto, da molti paragonata all'ondata di gelo artico del 31 Dicembre 2014, in realtà presenta sostanziali differenze. "Purtroppo" (per gli amanti della neve) stavolta il minimo depressionario si trova troppo ad est, in pieno mar Egeo, di conseguenza i fenomeni sulle nostre regioni risultano limitati per la presenza di isobare piuttosto elevate. In quota, a 500 hPa, la struttura presenta un minimo termico intorno ai -30°C  con punte di -35°C. 

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Nonostante le nostre regioni in questo momento siano "lambite" da tale circolazione, sono presenti precipitazioni anche di tipo nevoso sulle nostre regioni, principalmente grazie al noto fenomeno dello "stau". Le correnti fredde, con isoterme intorno ai -5°C ad 850 hPa, caricandosi di umidità sul mare, vanno ad "impattare" lungo la terraferma, ovvero per "sollevamento orografico".

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Dall'immagine satellitare del satellite "AIRMASS RGB", possiamo individuare dalle diverse colorazioni i diversi tipi di masse d'aria. E' evidente come sulla Grecia  e in parte sullo Ionio sia presente una colorazione blu intensa, indice dunque di aria molto fredda. 

Nelle prossime ora assisteremo agli ultimi fenomeni, anche di tipo nevoso, nelle regioni del Centro-Sud. I fenomeni saranno nevosi a quote superiori ai 400 metri d'altitudine, ma per avere "accumulo" bisognerà salire a quote superiori. Lungo le coste saranno possibili precipitazioni di "Graupel" (neve tonda) o "Gragnola".

Infine un confronto tecnico con l'ondata di gelo del 31 Dicembre 2014: due anni fa in quota, a 500 hPa vi era un minimo termico di -40°C, ad 850 hPa l'ingresso dell'isoterma -10 °C e caratteristica fondamentale, la presenza al suolo di un minimo depressionario sullo Ionio che ha attivato il noto fenomeno dell' "ASE" (Adriatic Sea Effect) o TSE (Tyrrhenian Sea Effect). Ciò ha portato alla formazione di cumuli congesti e quindi di temporali nevosi lungo le coste del Sud e della Sicilia tirrenica. Continuate a seguirci nei prossimi aggiornamenti.

Simone Gitto

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