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USA, mai così pochi TORNADO tra Gennaio e Febbraio nell'ultimo DECENNIO

Neve e ghiaccio, che anche in questa stagione invernale hanno assediato i settori orientali degli Stati Uniti, hanno anche avuto il beneficio di ridurre in maniera sensibile il numero dei tornado tra i mesi di Gennaio e Febbraio. Mai così pochi pochi tornado, nei primi 60 giorni dell'anno, si erano registrati durante l'ultimo decennio!

A partire dal 12 Marzo appena 27 tornado sono stati documentati in tutto il territorio, secondo le statistiche di The Weather Channel. Si tratta di una partenza davvero "soft" della stagione tornadica, considerando che peggio di così si fece solo nel Marzo del 2003, quando vennero documentati appena 21 tornado.

Febbraio, in particolare, si è presentato stranamente molto tranquillo, con solo due tornado segnalati nell'arco dell'intero mese. Uno in California, l'altro in Florida. Secondo le statistiche del dottor Forbes, solo in tre occasioni dal 1950, a Febbraio, si sono registrati solo due (o meno) tornado; nel 2010 (1), nel 2002 (2) e nel 1964 (2).

Greg Carbin, meteorologo dello Storm Prediction Center (SPC) ha rilevato solo quattro avvisi di tornado emessi dal CPS tra Gennaio e Febbraio; addirittura per ben 51 giorni consecutivi non sono state emesse allerte per tornado violenti, fino al 25 Febbraio. Si tratta di una media temporale lunghissima, la più lunga dal 1986.

Resta tuttavia da specificare che i mesi invernali di Gennaio e Febbraio sono comunque tra i meno "tornadici" dell'interno anno. Tuttavia colpisce soprattutto la quasi totale assenza di maltempo per settimane e settimane ed è questo uno degli aspetti che sta rendendo questo 2015 una stagione davvero particolare. Di questo si può "incolpare" l'andamento della corrente a getto, vale a dire; il flusso si è mantenuto molto meridionale, spingendosi costantemente verso le pianure dei settori centro-orientali americani, spingendo in queste zone aria molto fredda e intrappolando tutta l'umidità sul Golfo del Messico.

Il ramo meridionale del Getto (conosciuto anche come ramo sub-tropicale) risalendo poi verso sud, spinge l'aria umida verso la East Coast che, trovando masse d'aria decisamente più fredde, scatena copiose nevicate che, come abbiamo visto, hanno prevalso in lungo e in largo in numerso settori degli USA centro-orientali e nord-orientali. Questo, inoltre, ha reso anche l'aria notevolmente più secca anche negli Stati più meridionali, ove non sono mancate occasioni nevose anche a quote piuttosto basse. Proprio la presenza di questa aria fredda ha, di fatto, inibito lo sviluppo di forti temporali, risalendo l'aria umida molto più ad est.

Negli anni passati ci sono state alcune stagioni invernali che hanno proposto una serie di violente tempeste anche particolarmente importanti; il Gennaio 2012 e quello del 2013 sono stati, in media, due dei più tornadici della storia americana, rispettivamente con 79 e 75 tornado. Mentre nel 2008, a Febbraio, gli eventi tornadici sono stati addirittura 147, mentre gennaio 2002 ha proposto la bellezza di 212 tornado, di cui 107 nel solo Stato dell'Arkansas.

Inizio tranquillo significa che anche la Primavera e l'Estate seuiranno questa linea? La risposta è: non necessariamente. Abbiamo ribadito che l'inizio della stagione tornadica attuale è la più bassa a partire dal 2004. Sempre in quella stagione, tuttavia, seguirono i mesi successivi che proposero un record di ben 1.819 tornado, tra cui 509 solo a Maggio e 476 tra Agosto e Settembre. Molti di questi (specie quelli di fine Estate) vennero scatenati da quattro, grandi uragani che investirono la Florida.

Ci sono stati altri due anni, a partire dal 1985, che hanno iniziato un pò zoppicando, esattamente come il 2015. Uno di questi, il 2003, finì poi con un'attività tornadica superiore alla media (con ben 1375 tempeste), tra cui un record di 542 nel solo mese di Maggio. L'altro, nel 2002, è finito sotto media ma ha comunque proposto un numero di tornado poi non così basso, di 941.

Non si può quindi prevedere, nei mesi a venire, se questa attività subirà un brusco incremento nel corso dei prossimi giorni, ma è comunque altamente probabile che fino ad Agosto il numero dei tornado sia destinato inevitabilmente a crescere. Bisognerà attendere il cambio della fluttuazione del getto polare, che permetterà all'aria umida proveniente da sud di incanalarsi nelle grandi pianure meridionali e scatenando, successivamente, la formazione di pericolosissimi temporali.

Rinaldo Cilli

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