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MCC ora in atto a Sud della Sicilia: analisi dell'evento
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- Pubblicato 04 Aprile 2012
Imponente formazione temporalesca poco a Sud della Sicilia. Dalle ultime immagini satellitari si evince che la sua velocità di formazione è stata a dir poco repentina (è passata dallo stadio di modesta multicella a possibile MCC di lunghezza superiore ai 250 km nel giro di appena 90 minuti!), indice di violentissime correnti ascensionali al suo interno. L'analisi dell'evento temporalesco in questione non è tra le più semplici, anche se si è formata in una zona apparentemente ideale per la genesi di un così vasto sistema convettivo, e le cause sono probabilmente imputabili alla presenza di imponenti correnti umide meridionali, provenienti dall'Africa, che stanno impattando in una zona ricca di vorticità negativa in quota e shear moderato nei bassi strati. Il sistema si dirige verso NE.
Analizzando il radiosondaggio emesso alle 12z di oggi dalla città di Trapani si evincono alcune cose: ventilazione molto forte da SW a tutte le quote, con rotazione dei venti quasi nulla tra 925 e 700 hPa (per la genesi di una supercella si considerano tanti valori, il più importante probabilmente è il wind shear, ovvero la repentina variazione dei venti nel giro di pochissimi chilometri, a volte centinaia di metri) ma ricordiamo che il radiosondaggio è stato emesso a Trapani, a più di 150 km dal "core" del sistema convettivo, dunque nell'area in cui si è sviluppata l'immensa formazione convettiva potremmo avere condizioni totalmente diverse (osservando la carta dello shear nei primi 6 km della troposfera si evincono comunque valori di tutto rispetto per la zona in questione). Osservando invece le curve di livello del radiosondaggio, non può che destare stupore l'immensa mole di umidità presente negli alti strati: l'umidità alla quota barica di 500 hPa sfiora il 99%.
Probabilmente ci troviamo davanti ad un futuro MCC, certamente la sua velocità nel generare nuovi updraft non ha subito rallentamenti, e potrebbe arrivare a sfiorare le coste ioniche calabresi, mentre l'enorme incudine potrebbe abbracciare una buona fetta della Basilicata, e proprio l'incudine dell'immenso temporale sta raggiungendo dimensioni incredibili grazie all'enorme dose di umidità presente all'altezza in cui si sviluppa, ovvero nei chilometri che precedono la tropopausa. Le correnti in quota sono molto tese ed umide, inoltre alla quota di 300 hPa è presente un ramo della corrente a getto sub-tropicale, con velocità superiori ai 110 km/h. L'incudine è destinata ad ingrandirsi ancora grazie all'umidità presente in loco e alla corrente a getto che la trasporta lontano dal nucleo principale, ancora a Sud della Sicilia.
Il sistema di per se non è molto intenso, ma le dimensioni sono a dir poco eccezionali: merito delle impetuose correnti di libeccio in quota provenienti dall'Africa. Sono segnalate diverse fulminazioni nella zona, sia da questo possibile MCC, che da un cluster di multicelle stazionario da ore sulla Tunisia settentrionale.
Elevati tassi di Shear nei primi 6 km della troposfera permettono che gli updraft raggiungano rapidamente la troposfera: la loro velocità di ascesa è davvero notevole. Mappa gentilmente concessa dal modello METEONETWORK su base GFS.
Radiosondaggio emesso alle 12z di oggi dalla città di Trapani: malgrado la distanza dal possibile MCC in questione, salta subito all'occhio la vicinanza tra le curve di livello color nero, indice di elevatissimi tassi di umidità in quota, aria satura negli alti strati trosposferici.
Animazione delle fulminazioni ora in atto: notevole anche la cella tunisina.
Leonardo Orlandi {jacomment on}
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