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Domani possibili temporali convettivi sull'entroterra appenninico: la sinottica
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- Pubblicato 21 Marzo 2012
- Scritto da Vincenzo Ficco
Domani potrebbe essere una giornata potenzialmente favorevole alla genesi di alcuni sistemi temporaleschi di tipo convettivo sull'entroterra appenninico, grazie alla presenza di vari fattori: presenza di una discreta umidità alle quote di 850 e 925 hPa, presenza di aria fredda in arrivo da NNE che inibirà i contrasti, lieve calo termico a 500 hPa (circa 5000 metri di altezza), presenza di moderati tassi di CAPE sull'entroterra, associati a scarsi valori di CAP e da convergenza dei venti al suolo. In poche parole, le aree soggette a possibile instabilità convettiva pomeridiana solo quelle comprese tra Lazio e Abruzzo, Umbria meridionale, Basilicata ed entroterra calabrese. Si tratterà dei primi seri moti convettivi dell'anno, in attesa che la stagione seria parta per il mese di Aprile.
Qualche temporale convettivo si era già avuto nella prima decade sugli Appennini, mentre proprio lunedì si sono avuti già importanti fenomeni temporaleschi orografici e convettivi tra Lombardia e Friuli Venezia Giulia, con accumuli che hanno toccato i 35 mm. Per domani la previsione appare abbastanza semplice: attorno alle 13-14 cumulogenesi anche importante sulle aree interne appenniniche, grazie a tassi di umidità ed energia favorevoli all'innesco, su una linea di convergenza dei venti al suolo proprio al confine tra Lazio-Abruzzo-Molise-Campania. I temporali saranno isolati e portatori di accumuli ancora modesti, portando attorno ai 5-12 mm di accumulo.
Valori elevati di Cape in prosimità dei monti favoriranno l'ascea di moti convettivi sull'entroterra. In Puglia in fenomeno è escluso a causa della mancanza di contrasti, e della scarsissima dose di umidità nei bassi strati. Mappa gentilmente concessa da Meteogiornale.
Precipitazioni previste per domani pomeriggio, dal lam Meteogiornale.
Ottima la convergenza dei venti al suolo per domani pomeriggio sul settore appenninico. In quota invece abbiamo una componente Nord-occidentale, dunque le celle che si andranno a formarsi resteranno confinate all'area appenninica senza scendere in pianura.Mappa offerta gentilmente da Meteogiornale.
Leonardo Orlandi {jacomment on}
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