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Didattica temporali

Il fenomeno del COLD POOL, il meccanismo che alimenta i TEMPORALI autorigeneranti sulle coste liguri

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Il fenomeno del cold pool all'origine delle alluvioni liguri.

bowecho2withkeyL’alluvione che in nottata ha colpito Chiavari e i comuni del circondario, nell’area del Tiguglio, è stata enfatizzata dalla particolare conformazione morfologica del territorio ligure e dalla conseguente disposizione delle correnti in alta quota, da S-SO (flusso umido fino a 500 hpa), che ha esaltato le correnti ascensionali in seno alla struttura temporalesca, caricandosi in continuazione di vapore e aria calda in grado di contenerlo per un lungo periodo durante la forte ascesa alle quote superiori della troposfera (moti convettivi).

Ma la presenza di colline e montagne a ridosso del mare, una caratteristica tutta ligure, ha contribuito ad innescare un fenomeno molto particolare, noto con il termine di “cold pool”. Questo particolare fenomeno, molto probabilmente, ha creato il “trigger” affinche il sistema si rigenerasse nella stessa zona, scaricando su questa un ingentissima quantità di pioggia in spazi temporali davvero ristretti.

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Il fenomeno del “cold pool” è stato originato dalla discesa di aria fredda dal downdraft delle singole “Celle temporalesche” che dal mar Ligure risalivano verso il genovesato orientale e il Tiguglio, L’aria più fredda e pesante associata al downdraft, scivolando lungo i pendii del Tiguglio, ritornava in mare, dove veniva a contatto con i venti di scirocco, ben più caldi e carichi di umidità, creando i presupposti per nuovi “updraft” e formazione di altre “Celle temporalesche”, che poi venendo agganciate in quota dal flusso meridionale, attivo nei medi e alti strati, risalivano verso la terra ferma, scaricando forti rovesci e continui temporali, in rigenerazione ogni 30-40 minuti.

Come una catena di montaggio che va avanti fino a quando l'umido e caldo flusso sciroccale non accenna a placarsi, allentando il "forcing" convettivo nelle aree costiere del genovesato.

Daniele Ingemi 

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