Storia dei terremoti in Italia

321 anni fa avvenne il più forte TERREMOTO della storia in Italia

Storicamente localizzato sulla Val di Noto, nella Sicilia meridionale ionica

Si tratta del sisma più forte mai avvenuto in Italia nella storia della sismologia, il più grave per intensità e volendo anche per le vittime considerando il periodo remoto in cui avvenne, le vittime risultarono anche più della metà della popolazione.

Questo terremoto si manifestò con segnali precursori. Difatti una prima forte scossa arrivò la sera di venerdi 9 gennaio 1693, intorno alle 21 con epicentro tra Siracusa ed Augusta. Si verificarono cosi i primi danni e ci furono delle vittime. Ma il giorno dopo, sabato 10, non si percepi più nessuna scossa forte come questa, pensando quindi che fosse tutto finito.

Domenica 11 gennaio 1693, però, una nuova ed intensa scossa si verificò alle 9 del mattino, seguita poi da quella principale delle 13:30. La magnitudo raggiunse i 7,4 richter, attestandosi come la più elevata mai avvenuta nei mari italiani. Si riscontrarono gravi danni su tutta la costa ionica siciliana, in particolare nella città di Catania dove su 20.000 abitanti complessivi ne morirono 16.000. A Siracusa, su una popolazione di poco più di 15.000 abitanti morirono 4000 persone.

Gravi danni si stimarono almeno fino all'isola di Malta. Fino a due anni più tardi numerose scosse si intervallarono, superando abbondantemente il migliaio.

Anche a Messina,  città dove recentemente si è verificata una scossa di magnituo 4.0 alle ore 05:20 del 23 dicembre 2013, (risultata poi molto analoga a quella delle 05:20 del 28 dicembre 1908 eccetto che per intensità e per durata), si riscontrarono danni ma più che altro riconducibili al maremoto che è seguito al sisma del 1693.

Un simile precedente è quello del 4 febbraio 1169, denominato come terremoto di Catania. Esso raggiunse l'XI grado della scala Mercalli. Altri importanti terremoti da citare: quello del 1783 tra basso reggino e Stretto di Messina con magnitudo 6,9; quello del 1905 nel'alta calabria tirrenica con magnitudo 7,1 e quello del 1908, probabilmente il secondo più forte dopo il 1693, denominato Terremoto di Messina e Reggio Calabria con una magnitudo di 7,2 e con vittime che andarono dalle 80.000 alle 120.000.

Infine, è da sottolineare che i settori in questione, che vanno dalla Sicilia orientale a buona parte della Calabria sino l'Irpinia eccetera, presentano un elevato rischio sismico con l'aggravante di un orografia anche complessa. Dunque non si può sapere se un terremoto di tale entità si potrà riproporre in futuro e con quale intensità.

Già la recente attività tellurica in diverse zone d'Italia come a Messina, Brescia, Gubbio e nei monti Matesi dovrebbe in qualche modo metterci in un stato di cauta attenzione. Per fare ciò occorre sensibilizzare e fare prevenzione, cose che in realtà si stanno osservando ben poco ma sono fondamentali per vivere e stare più in sicurezza.

Quest'ultimo punto dovrebbe farci riflettere un pò a tutti.

Giovanni Libro

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