Cronache dal terremoto
RESOCONTO generale di quanto accaduto a Papua: terremoto+tsunami debole
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- Categoria principale: Sismologia
- Categoria: Cronache dal terremoto
- Pubblicato 17 Aprile 2013
La zona in cui si è verificato questo terremoto è tra le più alte a rischio sismico del mondo intero, trovandosi in prossimità di innumerevoli placche e faglie, e nel corso degli anni ci sono stati terremoti fino all'ottavo grado della scala Richter.
Alle ore 23:17 italiane è stato emesso dagli enti locali un avviso per possibili tsunami. Anche se il sisma non ha superato la magnitudo 6.5/6.7 Richter, terremoti del genere possono essere più che capaci di provocare onde di tsunami molto distruttive in aree piccole, e provocare a carattere locale danni anche di una certa rilevanza. Pochi minuti dopo Earquake reports emette un bollettino di allerta per locali onde di tsunami, nonostante la "bassa" magnitudo del sisma, mentre l'ipocentro a 8 km lasciava un indizio concreto sulla pericolosità dell'evento.
Alle ore 23:50 ad Aitape vengono segnalati i primi danni: crepe nei muri degli edifici in cemento, alcune abitazioni lesionate, altre gravemente danneggiate, ma nessun ferito o danno veramente serio. USGS calcola l'impatto delle onde sismiche sugli edifici circostanti e il loro relativo scuotimento. Il sisma ha colpito Aitape con danni da settimo grado della scala Mercalli, mentre i villaggi di Ambuti, Angoram e Wewak sono stati scossi da onde sismiche pari al quinto grado Mercalli (moderata agitazione). GDACS calcola che la massima altezza delle onde di tsunami possa essere di circa 30 centimetri, e così infatti sarà.
Alle ore 02:45 arrivano le segnalazioni definitive da Aitape: danni lievi, nessun ferito, onda di tsunami che ha raggiunto appena i 30 centimetri. C'era grandissima preoccupazione tra la popolazione, perché nel 1998 c'era stato un sisma di magnitudo 7.1 Richter, e il suo tsunami causò la morte di quasi 2000 persone. Nella tabella allegata è possibile visualizzare l'altezza delle onde di tsunami misurate.
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