Vulcanologia
La questione dei Campi Flegrei: rischio da non sottovalutare, ma tanta confusione tra gli scienziati
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- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Vulcanologia
- Pubblicato 01 Febbraio 2013
{module [501]}Per il momento, gli scienziati non sanno sbilanciarsi per quanto riguarda la questione dei Campi Flegrei e del supervulcano presente al di sotto, ma la situazione resta calda e siamo in attesa di ricevere ulteriori sviluppi.
Gli ultimi studi rivelano come la zona dei Campi Flegrei si stia innalzando ad una velocità allarmante, pari a 3 cm al mese, il che mette in guarda scienziati, abitanti e turisti. Per il professore di geologia dell'Università di San Pietroburgo Vladimir Kyryanov, le emissioni di gas a livello locale ei tanti terremoti al di sottod el secondo grado della scala Richter, dimostrano che la camera magmatica al di sotto della zona si stia iniziando a riempire, ma molti altri vulcanologi smentiscono categoricamente.
Tuttavia, dobbiamo tener conto che questo è un supervulcano, come lo Yellowstone e Toba (Indonesia), enormi edifici vulcanici in grado di espellere in una sola eruzione oltre 1000 km cubi di magma, di provocare effetti su scala globale e di provocare eruzioni disastrose. L'ultima eruzione dei Campi Flegrei risale a 40.000 anni fa, e la cenere si può ancora trovare tra Ucraina e Russia. L'eruzione di un supervulcano possono indurre ad un inverno vulcanico (i cosiddetti effetti meteo-climatici su scala globale).
Alexei Sobisevich, capo laboratorio presso l'Istituto di Vulcanologia e Geofisica dell'Accademia Russa delle Scienze, la vede allo stesso modo del suo collega di San Pietroburgo. Eppure forse gli scienziati stanno correndo troppo, forse le loro visioni catastrofistiche sono eccessive, forse stanno sopravvalutando gli effetti bradisismici che come ogni anno si verificano nella zona.
Ma i segni premonitori ci sono, e sono state messe al vaglio diverse opzioni di evacuazione. Anni fa si parlava di bradisismo fuori controllo, motivo per il quale furono fatte evacuare oltre 50.000 persone e fu costruita la città "moderna" di Secondigliano. Tendo a precisare che queste previsioni sono in ogni modo a lungo termine, e che la gran parte degli scienziati di tutto il mondo non la vedono come i due colleghi russi, anzi, si tratterebbe di attività vulcanica PRIMARIA un po' oltre la norma. Vedremo chi avrà ragione nel corso dei prossimi tempi recenti.
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