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Risolto il mistero delle cascate ROSSE in Antartide. I DETTAGLI

E' sempre stato un mistero quel colore rosso che scendeva, attraverso delle cascate, dalla calotta di ghiaccio dell'Antartide. Son state definite, dagli addetti ai lavori, le "cascate sanguinanti" e negli ultimi anni sono state oggetto di innumerevoli studi che ora, probabilmente, hanno dato le prime risposte. Sarebbero infatti collegate alla presenza di vita sotto terra!

La prima volta che le striature rosse sono state osservate in Antartide risale al 2009 sul ghiacciaio Taylor, nell'area di Sucha Valley. La "cascata rossa", in quell'occasione, salì sul ghiacciaio percorrendo una distanza di ben 4 km. Gli esperti che studiano il fenomeno da anni hanno rilevato ora, dopo ultime complicate analisi, la probabile natura di questo stranissimo, ma affascinante evento.

Gli scienziati hanno infatti dimostrato che l'acqua sotto la superficie del ghiaccio è priva di ossigeno e contenente un elevato numero di ferro. Quando si trova sulla superficie dello strato di ghiaccio si ha un'immediata reazione chimica con l'ossigeno dell'aria. Di conseguenza l'acqua assume un colore innaturale simile, appunto, a quello del sangue.

Un paradiso per i microrganismi:

Nel corso della ricerca è stato anche accertato che l'acqua sotto il ghiaccio è circa tre volte più salata rispetto alla media salinica delle acque marine. Questo gli impedisce, quindi, di congelare a temperature estremamente basse a differenza dell'acqua dolce. A questo proposito i microrganismi, che sono in grado di sopravvivere anche in condizioni estreme, hanno un posto ideale ove poter crescere e in prevalenza si tratta, in questo caso, di una "famiglia" di batteri marini.

"Come previsto si è scoperto che l'acqua salata è molto più comune sotto gli strati di ghiaccio. Quelli che vediamo sono solo una parte di tutto il sistema, che è alimentato dal cuore del Continente e crea un grosso sottosuolo ricco di ecosistema", riferisce Jil Micucki, micro-biologo presso l'Università del Tennessee, che ha condotto uno studio sulla Valle Secca di McMurdo, ove i flussi "sanguinosi" scorrono in superficie. Per farlo è stato utilizzato un sensore elettromagnetico attaccato ad un elicottero, che ha scansionato da cima a fondo l'intera valle.

L'analisi della composizione chimica dell'acqua nel sottosuolo, intrappolata in un rivestimento di ghiaccio, ha rivelato che questa scorre nella regione da circa 1,5 milioni di anni. Il serbatoio di acqua non congelata sotto la superficie dell'Antartide si estende su una vasta area; a tal proposito è interessante osservare che, a differenza di altri sistemi idrici, questa non è direttamente alimentata da infiltrazioni di pioggia.

Il paesaggio nella zona è unico in Antartide, caratterizzato per lo più da valli secche e non solo dalla presenza di questi flussi di "sangue". La sua unicità è influenzata da diversi fattori; si trova a pochi ghiacciai, il clima è secco e rende l'area prevalentemente caratterizzata sempre dagli stessi climi e spesso i venti riescono a raggiungere raffiche fino a 200 km/h.

Rinaldo Cilli

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