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Ottobre 2014: Il Ghiaccio marino Artico dimostra la sua forte crescita Autunnale
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- Pubblicato 11 Novembre 2014
- Scritto da Paolo Lui
Il Ghiaccio marino artico è cresciuto con forza per tutto il mese di Ottobre e in questo inizio di novembre, secondo i dati della US National Snow and Ice Data Center (NSIDC). I Dati giornalieri sulla estensione del ghiaccio marino artico dimostrano che la zona di mare coperta da ghiaccio marino sta crescendo più forte rispetto agli ultimi anni.
Il 3 novembre il ghiaccio marino mostra una estensione di 9,7 milioni di chilometri quadrati, la più alta per questo giorno dal 2001. L'estensione del ghiaccio marino artico per ottobre 2014 è stata di 8,06 milioni di chilometri quadrati.
Il grafico seguente a sinistra (clicca ed espandi) mostra l'estensione del ghiaccio marino artico a partire dal 3 novembre 2014, insieme ai dati di misurazione del ghiaccio giornalieri per i quattro anni precedenti. Il 2014 è mostrato in blu, verde il 2013, il 2012 in arancione, il 2011 in marrone, e il 2010 in viola. La media 1981-2010 è di colore grigio scuro.
I dati seguenti mostrano che la misura media del ghiaccio marino nel mese di ottobre è stata la sesta più bassa da quando esistono i rilevamenti satellitari, ma significativamente al di sopra dei livelli osservati nei minimi storici degli ultimi anni. I dati di ottobre fanno seguito al minimo annuo del ghiaccio marino artico nel mese di settembre, considerevolmente al di sopra dei bassi livelli del 2012 e del 2007.
Ghiaccio marino artico e la Madden-Julian Oscillation
Un nuovo studio esamina l'impatto di una modalità diversa di grande variabilità atmosferica, la Madden-Julian Oscillation, che sembra influenzare la copertura di ghiaccio su una scala temporale da 30 a 90 giorni.
La Madden-Julian Oscillation è determinata principalmente per convezione nei tropici, ma provoca cambiamenti nella circolazione atmosferica che hanno un impatto alle alte latitudini. L'impatto sul ghiaccio marino è risultato essere più forte durante la stagione invernale che in estate. Ha colpito sia il settore del Pacifico che dell'Atlantico, e si è limitato alla zona di ghiaccio marginale. L'impatto sul ghiaccio del mare varia anche a livello regionale, spesso mostrando effetti opposti, come ad esempio tra i mari di Barents e la Groenlandia in inverno.
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