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Il GPM (Global Precipitation Measurement) della NASA mapperà le precipitazioni in atmosfera

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Il GPM (Global Precipitation Measurement) della NASA mapperà le precipitazioni in atmosfera

Dettagli: Categoria principale: Scienze Naturali; Categoria: News scientifiche; Pubblicato 09 Settembre 2014; Scritto da Rinaldo Cilli

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Il GPM della NASA mapperà le precipitazioni in atmosfera.

Nel Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland, una serie di computer ad altissima potenza, stanno generando una serie di dettagliatissime mappe che mostreranno ciò che accade sopra l'atmosfera quando sono in atto delle precipitazioni.

I dati provengono dalla missione globale internazionale guidata dalla NASA e dalla Japan Aerospace Exploration Agency attraverso l'ausilio del GPM (Global Precipitation Measurement), lanciato in atmosfera il 27 febbraio 2014. Dopo un periodo di stabilizzazione iniziale, la prima missione svolta dal GPM risale al 29 maggio.

I dati son cominciati a giungere nel centro operativo della NASA non appena lo strumento è stato attivato; inizialmente si trattava di dati elementari, cosiddetti di studio, mentre pian piano si è alzata l'asticella e sono iniziati ad arrivare dati via via sempre più complessi di ora in ora, relativi alla stima delle piogge giornaliere durante tutta l'Estate. E proprio sette giorni fa alcuni set di dati son stati mostrati per la prima volta al pubblico.

Ma la missione, tuttavia, va al di là della sola raccolta di dati da parte del satellite; almeno un'altra decina di veicoli spaziali delle agenzie statunitensi e di altri Paesi, portano con se uno strumento simile e i dati raccolti, tutti insieme, mostreranno in seguito dov'è che le precipitazioni si stanno verificando o si sono verificate meno in tutto il mondo.

Proprio attraverso questa ampia e dettagliata raccolta di dati, sia dal GPM che dagli altri strumenti dei numerosi veicoli spaziali sparsi nell'orbita, si sta creando una complessa e soprattutto completa rete multi-satellitare dei dati di pioggia raccolti in un'unica mappa globale che si auto-aggiornerà ogni 30 minuti.

Per saperne di più vi rimando alla pagina della NASA dedicata proprio al GPM.