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Le TEMPESTE SOLARI possono influenzare il nostro organismo?
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- Pubblicato 12 Aprile 2014
- Scritto da Ali Dorate
Lo sostengono i ricercatori provenienti dalle università della Grecia e Azerbaijan: le tempeste solari possono influenzare negativamente la nostra salute in primis il cuore!
Per due anni (dal luglio 2006 al marzo 2008), i ricercatori hanno misurato la frequenza cardiaca di sette persone e monitorato la loro salute. Allo stesso tempo hanno studiato l'intensità della radiazione emesse durante le tempeste geomagnetiche. Dopo due anni di misurazioni e calcoli , gli scienziati hanno scoperto che il cuore umano risponde alle variazioni dell'attività solare: il ritmo cardiaco accelera già tre giorni prima le più grandi esplosioni sul Sole, raggiunge il suo culmine il giorno prima la più grave tempesta; poi scende brevemente per poi aumentare di nuovo quando diminuiscono i raggi cosmici sulla Terra.
Durante la tempesta geomagnetica, il battito può salire dal livello normale di 60-70 battiti al minuto fino a 84 nelle persone sane, questo cambiamento di solito non influisce significativamente sulla salute, ma nelle persone con malattie de cuore, i battiti sopra i 70 battiti al minuto a riposo possono aggravare i problemi di cuore e causare un attacco.
Due studi condotti da scienziati in Russia e Messico hanno dimostrato che durante le tempeste sul Sole sempre più persone sono ricoverate in ospedale con infarto miocardico acuto rispetto a quando la nostra stella è tranquilla. I ricercatori hanno rintracciato casi di attacchi cardiaci nella Città del Messico, negli anni 1992-1996, e a Mosca e San Pietroburgo, negli anni 1989-1990, e li hanno confrontati con le date di insorgenza di maggiore attività solare. Si è scoperto che durante le eruzioni solari tutte e tre le città hanno avuto un aumento nel numero di attacchi cardiaci, pari a una media del 10,5 %. " Non può quindi essere una semplice coincidenza", commentano i ricercatori!
Disturbi del campo magnetico terrestre possono anche promuovere il suicidio, riporta il "New Scientist". Nel 2008, il professore Szumiłow Oleg, un ricercatore russo dell'Istituto di Nord Industriale e problemi ecologici, ha analizzato i cambiamenti nell'attività magnetica della Terra negli anni 1948-1997 e ha scoperto che l'aumento di attività coincide con un aumento del numero di suicidi registrati dalla polizia a Kirowsku, dove è il suo istituto.
Probabilmente vi è una correlazione tra perturbazioni del campo magnetico e l'aumento dei casi di depressione clinica. La depressione è spesso rivelata nella seconda settimana dopo l'inizio di una forte tempesta geomagnetica.
Come dimostrato dal Dr. Neil Cherry della Lincoln University in Nuova Zelanda, le tempeste geomagnetiche influenzano lal cosiddetta "pulsazione della Terra," ossia la "Risonanza di Schumann" professionalmente detta. Queste onde si muovono su una scala di frequenze tra 1 e 50 cicli al secondo (Hz), e da qualcuno sono state definite, in modo suggestivo, "il respiro della Terra."
La "frequenza nominale" di Schumann ottenuta da complesse formule matematiche, si rileva sugli strumenti generalmente attorno ai 7.8 Hz. La Terra emette queste onde otto volte al secondo e la ionosfera è una sorta di motore elettrico che aziona questo fenomeno. Causata I cambiamenti dell'attività solare nella ionosfera possono disturbare questo delicato meccanismo. Secondo il Dott. Cherry, sono le irregolarità sottili nella "pulsazione della Terra" che influenzano il corpo umano, la secrezione di melatonina causando disagio e l'ansia mentale.
L'attività solare cambia in cicli di 11 anni. La cattiva notizia è che, secondo gli esperti, la nostra stella sta entrando in un periodo di turbolenza molto intenso, il cui apice è negli anni 2012-2014.
"Purtroppo, non siamo ancora in grado di prevedere con largo anticipo quando una tempesta solare si avvia. Solo due a cinque giorni prima si può sapere se l'impatto sarà diretto verso la Terra, quanto saranno forti e quanti danni può provocare", dice il Dott. John Sladkowski, Capo del Dipartimento di Astrofisica e Cosmologia, dell'Università della Slesia.
Finora, la più grande tempesta geomagnetica ha avuto luogo nel 1859, l'evento che è stato ribattezzato "La tempesta solare del 1859", ma è conosciuto anche come il "Carrington Event", dal nome dell'astronomo britannico Richard Carrington. In quell'occasione il flare fu addirittura visibile ad occhio nudo, e produsse incredibili aurore visibili fino a latitudini tropicali, come ad esempio a Cuba o alle Hawaii. La tempesta geomagnetica conseguente riuscì persino a mandare fuori uso i telegrafi in tutto il mondo.
Ali Dorate
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