Climatologia

Nuovo STUDIO rivela i legami tra il riscaldamento globale e gli inverni ESTREMI nel Regno Unito e USA

È sempre più evidente che il recente clima invernale estremo negli Stati Uniti e nel Regno Unito potrebbe essere collegato al riscaldamento artico.

Il professor Edward Hanna e il dottorando Richard Hall, presso l'Università di Dipartimento di Geografia di Sheffield, fanno parte di un gruppo selezionato di scienziati internazionali sul clima che indagano proprio sui legami tra i cambiamenti climatici nell'Artico e le condizioni meteorologiche estreme nelle medie latitudini settentrionali. 

Hanno scoperto un possibile collegamento tra i due fenomeni e stanno compiendo ulteriori studi. Anche se è troppo presto per sapere con certezza se l'Artico ha giocato un ruolo negli eventi di freddo persistente durante l'estremo inverno-umido britannico del 2013/14 e il recente inverno nella East Coast ameridana, nuovi studi stanno aggiungendo delle prove circa la possibilità di un legame tra aumento delle temperature artiche e i cambiamenti nei modelli climatici alle medie latitudine.

La ricerca pubblicata sul Journal of Climate dal professor James Overland del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) e autori provenienti da Nord America, Asia ed Europa, tra cui il professor Hanna e Richard Hall, dipinge un quadro di collegamenti che variano da regione a regione e stagione.

Le temperature artiche sono in aumento più velocemente di quelle alle medie latitudini. Alcuni scienziati hanno suggerito che il riscaldamento delle temperature artiche contribuisce a deboli venti occidentali nelle altitudini e una corrente a getto wavier. Questo percorso può aver causato la persistenza di freddo sulla East Coast e nel Midwest degli Stati Uniti nel corso degli ultimi inverni secondo queste teorie. Nel nuovo studio gli scienziati spiegano che i dati sono stati raccolti per un periodo sufficientemente lungo per concludere che il riscaldamento Artico sia una delle cause principali. Una combinazione di forze, compresa l'energia tropicale, diverse temperature della superficie del mare e gli effetti regionali e caotici possono anche svolgere un ruolo importante.

Secondo il professor Hanna e Richard Hall, maggiore variabilità della corrente a getto in inverno e l'alta pressione sopra la Groenlandia, ha dato inverni più variabili nel Regno Unito negli ultimi anni. Ciò include l'inverno eccezionalmente tempestoso 2013/14 che avrebbe potuto essere in parte influenzato dai cambiamenti climatici nell'Artico.

Il professor Hanna ha detto: "Il nostro lavoro presenta allettante nuove prove di legami tra il riscaldamento globale che si esalta nelle alte latitudini settentrionali e i recenti eventi meteorologici estremi invernali nel Regno Unito e non solo, così come un riesame tempestivo della letteratura molto recente, che è apparsa in questo importante campo di ricerca. Tuttavia, dato che il sistema climatico è estremamente complesso, molte parti mancanti del puzzle restano e molto più lavoro deve essere fatto". 

Il professor Overland, autore principale dello studio "Lo scioglimento dell'Artico e modelli meteorologici di media latitudine", ha detto: "Siamo in fase di pre-accordo di una teoria che collega  il riscaldamento dell'Artico con alcuni eventi di maltempo. "Un modo per promuovere la ricerca da una fase di pre-consenso è di approfondire i meandri della corrente a getto e il collegamento tra il caldo Artico e la fase negativa di un indice che mostra il modello dominante della pressione atmosferica a livello del mare nella regione artica. Abbiamo bisogno di una grande sfida scientifica per promuovere la  capacità di previsione meteo e la previsione del cambiamento climatico ."

Nuovi studi sul cambiamento artico e le ulteriori osservazioni miglioreranno la capacità di fare previsioni per le medie latitudini, aiutando milioni di persone a pianificare meglio il futuro e prendere misure di sicurezza di fronte a condizioni meteorologiche estreme.

Ali Dorate

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