Astronomia
ERA GLACIALE su Marte? Un nuovo studio rivela...
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- Pubblicato 29 Maggio 2016
- Scritto da Ali Dorate
Un team di scienziati guidati da esperti del Southwest Research Institute (SwRI) in Texas, ha utilizzato i dati radar raccolti da Mars Reconnaissance Orbiter della NASA per scoprire le prove di una glaciazione al polo nord di Marte.
Le ere glaciali su Marte sono provocate da processi simili a quelli che innescano glaciazioni sulla Terra, ovvero cambiamenti ciclici a lungo termine dell’orbita e dell’inclinazione del pianeta. Processi di questo tipo influenzano la quantità di radiazione solare che il pianeta riceve al variare della latitudine e la stabilità del ghiaccio. Su Marte, proprio come accade sulla Terra, è possibile sperimentare cicli stagionali dovuti alla rivoluzione del pianeta attorno al Sole, oltre a cicli di durata più lunga che influenzano la distribuzione del ghiaccio sulla superficie. Tuttavia, questi cicli più lunghi potrebbero essere più pronunciati su Marte e cò perchè l'l’inclinazione di Marte cambia di ben 60° su scale temporali che vanno da qualche centinaia di migliaia a milioni di anni. Per confronto, l’inclinazione della Terra varia di soli 2° nello stessoa rco di tempo. Questa variabilità su Marte influenza direttamente la quantità di luce solare che raggiunge la superficie e la stabilità del ghiaccio a tutte le latitudini.
Utilizzando le informazioni raccolte i ricercatori hanno trovato prove di glaciazione, tra i 100 e i 300 metri di profondità. Una sorta di "frontiera" che si estende in tutta la calotta polare settentrionale.
Gli scienziati hanno scoperto prove di una glaciazione nella calotta polare marziana. Gli strati superiori, da 100 a 300 metri di profondità, mostrano un cambiamento netto nelle proprietà fisiche che corrisponde al passaggio tra un’era glaciale e un periodo interglaciale. All’interno delle caselle evidenziate, i livelli al di sotto della linea blu mostrano una migrazione delle forme a spirale verso sinistra (linee gialle e arancione). Sopra la linea blu le forme spariscono o invertono la direzione di migrazione, indicando variazioni del tasso di accumulazione e di venti. Southwest Research Institute
Le misurazioni dello spessore del ghiaccio mostrano che circa 87 mila chilometri cubi di ghiaccio si sono accumulati ai poli a partire dalla fine dell’ultima era glaciale, avvenuta circa 370 mila anni fa. Il volume del materiale accumulato equivale ad uno strato spesso di 60 cm che si è diffuso uniformemente su tutta la superficie.
Questi risultati forniscono un mezzo estremamente efficace per comprendere la storia di accumulo dei depositi polari in relazione al moto di Marte, alla sua eccentricità orbitale, l’inclinazione del suo asse e il periodo di rivoluzione attorno al Sole.
I risultati permetteranno alla comunità scientifica di affinare i modelli che ci permettono di comprendere il clima marziano studiando il movimento dei ghiacci dai poli alle medie latitudini. " Vogliamo esaminare "le parti più basse della calotta polare nord per trovare le prove di glaciazioni precedenti, che a nostro avviso sono presenti", ha detto Smith. "Vogliamo anche capire la calotta polare sud e stiamo lavorando per farlo con l'aiuto di immagini tridimensionali."
I ricercatori hanno usato questa prospettiva in 3D della calotta polare di Marte per cercare i segni del cambiamento climatico. Foto Fritz Foss e Nathaniel Putzig
Ali Dorate
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