Astronomia

Spettacolare COLLISIONE tra due GALASSIE nella costellazione del Cane Maggiore

Dettagli: Categoria principale: Scienze Naturali; Categoria: Astronomia; Pubblicato 17 Dicembre 2014; Scritto da Rinaldo Cilli

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La collisione è stata prontamente catturata dal telescopio Chandra

E' uno spettacolo assai straordinario quello che si è verificato nella Costellazione del Cane Maggiore, lontana ben 130 milioni di anni luce dalla Terra. Agli occhi degli scienziati si è materializzata una spettacolare collisione di due enormi galassie a spirale...

Sono state le galassie NGC 2207 e IC 2163 le protagoniste di questo spettacolo assoluto per il mondo dell'astronomia. Gli scienziati, in particolare, hanno concetrato la loro attenzione su queste due galassie perchè in esse si trovano oggetti molto luminosi che emettono raggi X. Per riconoscere queste "sorgenti" i ricercatori utilizzano il telescopio Chandra Space della NASA.

Ma, come nel caso della Via Lattea, le galassie brulicanti di sorgenti che emanano raggi X sono denominate "binari" e si tratta di sistemi che costituiscono la cosiddetta stella compatta. La forte gravità di questa stella risucchia oggetti di materia che ruotano attorno ad essa; questo fenomeno viene identificato come "accrescimento". Non appena questo materiale viene poi raggiunto, viene scaldato a milioni di gradi celsius. Proprio allora vi è un processo che genera una quantità enorme di raggi X. Durante l'intensificazione del processo, l'emissione di radiazioni da tali sistemi diventa più debole rispetto all'emissione di raggi X dalle fonti ULX.

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Ma cosa sono le fonti ULX? Come suggerisce il nome sono oggetti molto luminosi. Emettono molta più energia di un milione di soli!! Tuttavia gli scienziati devono sciogliere ancora numerosi quesiti circa queste fonti, perchè molti addirittura credono che si possa trattare di buchi neri con masse di circa sei volte superiori a quella del sole. GLi ULX sono estremamente rari nella nostra galassia e fino ad ora non sono mai stati segnalati. In generale ogni galassia ne contiene al massimo uno o due, mentre la NGC 2207 e la IC 2163 ne contengono ben 28 ciascuna.

Gli scienziati quindi hanno così deciso di prestare maggiore attenzione e di dare assai più importanza a questi raggi X. Gli astronomi, utilizzando i dati raccolti da diversi telescopi spaziali (tra cui Chandra, GALEX e Spitzer) hanno osservato che si può vedere una forte correlazione tra la sorgente di raggi X e il ritmo con cui si formano le stelle. Ma i misteri rimangono...