Previsioni & Previsioni grafiche
Il TEMPO per la SETTIMANA: Ancora qualche giorno di tempo stabile, poi seguirà un lento PEGGIORAMENTO. Nessuna ondata di GELO in arrivo sull'Italia...per il momento
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- Pubblicato 06 Gennaio 2013
- Scritto da Rinaldo Cilli
Partiamo innanzitutto da una certezza; l'alta pressione, che dopo aver protetto per alcuni giorni la nostra Penisola, tenderà ad indebolirsi, lasciando spazio a blande incursioni instabili che da mercoledì-giovedì rinvigoriranno una modesta instabilità atmosferica su gran parte del nostro Paese.
Alta pressione che sta garantendo condizioni meteorologiche fortemente improntate alla stabilità, anche se non mancano dei locali disturbi essenzialmente legati alla presenza di nebbie e nubi marittime concentrate qua e la in gran parte del territorio Nazionale.
Tra l'altro l'ampio soleggiamento favorisce un clima decisamente poco consono a quelli che sono i normali standard meteo-climatici del periodo, con valori di temperatura che in alcune regioni sfiorano o hanno sfiorato, nei giorni precedenti, i +20°C.
Anche nella giornata di domani le variazioni, da un punto di vista meteorologico, saranno minime; l'alta pressione delle Azzorre, ben protesa sul bacino centro-occidentale del Mar Mediterraneo, continuerà efficacemente a proteggere dagli attacchi perturbati buona parte dell'Italia, seppur dei blandi disturbi freschi balcanici insisteranno tra il Sud e il medio-basso Adriatico, ove soffieranno forti venti settentrionali.
Bel tempo che poi ci accompagnerà anche martedì e mercoledì, ancora con dei disturbi diffusi specialmente all'estremo meridione, ancora con forti venti da nord e temperature più fresche rispetto al resto dell'Italia.
C'è da dire tuttavia che anche altrove i termometri si abbasserano di qualche grado, con i cieli che proseguiranno a mantenersi sereni.
Le cose inizieranno a cambiare intorno alla giornata di giovedì, quando l'alta pressione, in ulteriore indebolimento, tenderà gradualmente a ritirarsi verso sud. Ne conseguirà dunque un progressivo aumento della nuvolosità indotto dall'instaurazione di più umidi venti meridionali.
La nuvolosità (non propriamente compatta, ma in grado di coinvolgere buona parte del nostro Paese) si presenterà più attiva specialmente tra la Liguria e le regioni del versante tirrenico, ove giovedì si manifesteranno i primi, deboli piovaschi sparsi.
Piovaschi e condizioni di estrema variabilità che insisteranno anche nelle giornate successive, quelle di venerdì e sabato, quando sul bacino centrale del Mediterraneo si instaurerà una circolazione maggiormente umida, caratterizzata da correnti occidentali cariche di umidità.
Maltempo che comunque, a grandi linee, dovrebbe poi insistere anche domenica, quando la pioggia dovrebbe cadere su buona parte dell'Italia.
Un'altra certezza è quella senz'altro legata alle temperature, che dopo essere aumentate in maniera esponenziale nei giorni scorsi, tenderanno ad abbassarsi progressivamente ed entro il finire della settimana dovrebbero riportarsi in linea con le medie, al più poco superiori.
Capitolo freddo: negli ultimi giorni abbiamo assistito a dei continui mutamenti o aggiustamenti da parte dei principali modelli previsionali, in special modo nel medio-lungo termine. Veniva infatti profilata una forte ondata di freddo proveniente dalla Russia in successivo spostamento verso sud-ovest, in direzione del Mediterraneo.
Con gli ultimi aggiornamenti tuttavia si evince chiaramente come la colata gelida tenda a muoversi a latitudini ben più settentrionali rispetto al nostro Paese, tant'è che che andrà ad invadere dapprima l'est europeo e poi, successivamente, i settori centrali del vecchio Continente.
L'Italia dunque verrà risparmiata e al più giungerà solo un pò d'aria fredda dalla Valle del Rodano richiamata dall'azione ciclonica, debole, attiva entro il week-end, sui nostri mari occidentali. Il freddo, quello vero, se ne starà così ben confinato oltre le Alpi.
Le dinamiche che porteranno a questa configurazione risulteranno però solo troposferiche, nel senso che non vi saranno influenze stratosferiche nel destino configurativo europeo. Il riscaldamento in Stratosfera ha raggiunto il suo massimo nella giornata odierna e nel corso dei prossimi giorni si manifesterà il tanto atteso split del VPS (Vortice Polare stratosferico).
Split (scissione, divisione), che impiegherà 7/10 giorni per propagarsi successivamente alle quote più basse e per vedere i primi effetti in Troposfera dovremmo probabilmente attendere ben oltre la metà del mese. Questo è infatti il periodo più interessante di tutta questa fase meteo-climatica, questa è la fase in cui l'aria gelida potrebbe davvero raggiungere con foga ed irruenza il Mar Mediterraneo. Seguiranno aggiornamenti in settimana.
Rinaldo Cilli, Meteo Portale Italia
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