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Previsioni & Previsioni grafiche

Meteando.. Climatando.. Almanacco meteo-climatico del 16 marzo 2012

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in italiaIn Italia..meteando climatando articoli

Il campo anticiclonico sul nostro Paese tende a spostare il suo baricentro termico barico sulle regioni centrali e su quelle meridionali, centrando il suo massimo sul Mediterraneo meridionale.

Comincia a cedere invece la struttura sulle regioni nordoccidentali, granitica fino a ieri, facendo presagire i primi guasti del tempo come da previsioni dei giorni precedenti e che si concretizzeranno a partire dalla giornata di sabato 17 marzo.

Le temperature subiranno rialzi decisi anche al meridione.

Ovunque i valori termici saranno sopra la media stagionale.

Sotto la situazione barica europea. L'Italia è sotto un campo esteso di alta pressione, che comincerà ad essere minacciato da nordovest.

  sit bar eu  16 mar 2012


In Europa..

Il maltempo tenderà ad affacciarsi sui territori occidentali del Vecchio Continente, mentre il nucleo freddo instabile, già presente sull'Europa orientale tenderà a traslare ulteriormente verso est.in europa bis

Le nazioni dell'Europa occidentale e centro occidentale, risentiranno dell'arrivo di un campo di bassa pressione proveniente dall'Islanda. In tali condizioni atmosferiche anche le temperature tenderanno a rientrare nella norma e a calare velocemente con l'avvento delle precipitazioni, principalmente su Portogallo e Spagna.

Aria di origine artica continuerà a condizionare il tempo sulle nazioni settentrionali, nordorientali e sudorientali europee, con particolare interessamento di Scandinavia orientale, Russia nordoccidentale e spingendoci in Asia, su Anatolia e territori mediorientali.


verso quale tipo di tempoVerso quale tipo di tempo andiamo..

Confermata la stasi anticiclonica, ad eccezione delle regioni settentrionali e in particolar modo di quelle nordoccidentali, che sembrano andare incontro a una pausa perturbata, a partire dalla giornata di sabato.

Le ultime emissioni modellistiche hanno ripreso ad allinearsi al riguardo delle condizioni atmosferiche sul nostro Paese nella prossima settimana.

L'europeo ECMWF perviene alle stesse conclusioni dell'americano GFS, propenso a una perseverante fase anticiclonica, inquadrando la possibilità di cambiamenti meteorologici esclusivamente a carico del Nordovest, non duraturi e di scarsa entità, dai primi giorni della settimana entrante.

Ecco le due visioni stavolta allineate dei due centri di previsione al riguardo del breve/medio termine.

Gfs vede stabilità anticiclonica su gran parte del nostro territorio e una lunga saccatura instabile tra Germania, Francia e Spagna, che andrebbe a interessare solo marginalmente il settentrione d'Italia. ( immagine meteociel.fr )

gfs lunedì 19 marzo ore 13


Ecmwf che fino a ieri vedeva il nostro Paese maggiormente coinvolto dal maltempo, si allinea a GFS. ( immagine meteociel.fr )

ecmwf lunedì 19 marzo ore 13


info e didatticaInfo & Didattica

Ciclone Extratropicale ( concetto semplificato ).

Cicloni che nascono da ondulazioni del fronte di separazione tra aria di origine polare e aria di origine tropicale.

Le ondulazioni alla base dei cicloni si formano a seguito dello scontro di masse d'aria calda e fredda aventi stessa direttrice ma senso opposto

Una volta che l'aria fredda si è incuneata al di sotto di quella calda comincia il processo che porta all'approfondimento del vortice.


Parliamo di scienzeParliamo di Scienze..

Articolo di Angelo Ruggieri: Il vulcano Marsili: un pericolo nel cuore del Mar Tirreno

Forse non tutti sanno che, nel cuore del Mar Tirreno, “giace” minaccioso il più grande vulcano sottomarino d'Europa. E’ il Marsili che, con i suoi tremila metri d'altezza, il cui cratere centrale si trova a “soli” circa 500 metri dalla superficie del mare, può essere considerato, secondo gli esperti, un reale pericolo per il Sud Italia. Il Marsili, secondo gli studiosi, attivatosi negli ultimi due milioni di anni, è caratterizzato da una pesante crosta di tipo oceanico, composta principalmente da silicati di ferro e magnesio e con uno spessore di circa 10 chilometri. Lungo i fianchi sono presenti crateri secondari dai quali fuoriesce un gran quantitativo di magma, che si accumula lungo i pendii del vulcano; l’accumulo eccessivo di questi materiali comporta spesso eventi franosi, con conseguenti fenomeni sismici di bassa entità.

Proprio per questo il motivo il Marsili rappresenta, attualmente, una potenziale fonte di tsunami. Anche Enzo Boschi, sismologo e presidente dell’INGV, afferma che il cedimento delle pareti muoverebbe milioni di metri cubi di materiale che, stando agli ultimi calcoli, sarebbe capace di generare un’onda di grande potenza che investirebbe le coste di Campania, Calabria e Sicilia provocando disastri.

Gli indizi raccolti ora sono precisi ma, ovviamente, non si possono fare previsioni. Purtroppo nessuno, difatti, è in grado di prevedere quando e in che misura il Marsili darà sfogo ad un’eruzione; tuttavia, stando alle statistiche, è comunque difficile che possa verificarsi una forte eruzione, specie di tipo esplosivo.

Assieme al Magnaghi, al Vavilov ed al Palinuro, il Marsili è inserito, di diritto, fra i vulcani sottomarini pericolosi del Mar Tirreno.

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Luciano Serangeli mpi end

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