Previsioni & Previsioni grafiche
AREA TEMPORALESCA SUL TIRRENO spinge verso sud: nel pomeriggio i temporali più forti sulla terraferma
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- Pubblicato 09 Agosto 2013
- Scritto da Marco Iannucci
L'area temporalesca attualmente sul Tirreno, che è riuscita a raggiungere il medio Lazio sembra faticare attualmente a spingersi più a sud verso il Basso Lazio e la Campania.
Nelle prossime ore tuttavia l'afflusso di aria fresca in quota dovrebbe esaltare la genesi temporalesca anche sul meridione tirrenico, in special modo su Campania e Calabria tirrenica.
È abbastanza raro che in una fase dell'estate ancora matura si attivino diffuse celle temporalesche diurne sul Tirreno, questo la dice lunga sull'intensa ondata di calore passata, che è stata in grado di elevare le temperature marine in maniera sufficiente a non inibire la formazione di temporali in mare aperto.
Attualmente il contrasto tra i bassi strati ancora caldi supportati dall'umidità del mare e l'aria fresca ormai affluita alle quote di 500hpa e 850hpa sta favorendo la genesi temporalesca sul mare. Ma perché non si attivano intensi temporali in maniera diffusa sul mare, come siamo abituati a vedere spesso nella prima parte della stagione autunnale?
La spiegazione risiede proprio nell'elevata energia presente, che favorisce lo sviluppo di strutture temporalesche molto energetiche, e in grado quindi anche di interessare un territorio limitato con fenomenologia particolarmente cattiva, ma anche di privare della stessa energia alcuni territori immediatamente adiacenti alla cella, o che addirittura si possono trovare tra due linee di sviluppo di intense celle (i famosi lisci temporaleschi).
In autunno poi gli afflussi di aria fresca sono ormai abbastanza corposi in termini di vastità della porzione di massa d'aria e termiche basse in quota, da favorire una genesi temporalesca più corposa a contatto di un mare che ha accumulato il calore di un'intera estate.
In questo caso siamo invece in presenza pur sempre di una goccia di aria fresca abbastanza rapida piuttosto che di una vera perturbazione organizzata. Quindi molto probabilmente nelle prossime ore ci attenderà, con lo spostamento della goccia di aria fresca verso levante, un passaggio di consegne dei temporali che dal mare diventeranno particolarmente intensi e pericolosi nell'entroterra, che avrà dalla sua il calore diurno che lo surriscalda maggiormente rispetto al mare, nel far sviluppare celle più intense.
Nel pomeriggio in particolare ci si attende una fenomenologia veloce ma piuttosto forte sul centro-Sud e nel meridione specie nelle zone interne. Non è escluso però che in nottata altre celle, meno intense, si riattivino sul tirreno favorite dal calore marino.
La situazione in questi casi è sempre molto caotica e va seguita continuamente nella sua evoluzione.
Radar HIMET ore 10.45.
Marco Iannucci
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