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Allerte meteo date a scopo di lucro e il flop del maltempo
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- Pubblicato 06 Ottobre 2013
- Scritto da Emanuele
Situazioni come quelle di ieri, dove vengono da alcuni centri meteo, anche famosi lanciati allarmi inutili, recano paure inutili nelle persone, rovinando la bellezza di questa bellissima materia.
Infatti all'analisi dei fatti possiamo ritenere che gli allarmismi inutili come " previste trombe d'aria e nubifragi nella Capitale" a più di 72 ore dall'evento sia solamente un modo per far perdere credibilità a questa bellissima materia e guadagnare dei soldi attraverso la paura e il terrore che viene generato all'interno di ogni persona. Impossibile prevedere eventi estremi a una distanza temporale così elevata dall'evento.
All'analisi dei fatti, come previsto nei giorni precedenti, i maggiori accumuli e i temporali più forti sono venuti proprio a verificarsi nelle regioni del versante tirrenico, tuttavia non si può parlare di fenomenologia estrema e adesso vediamo il perchè.
Attraverso alcuni dati raccolti da alcune stazioni meteo, le aree più colpite dalla fase di maltempo di ieri sembra essere stata la Toscana, in particolare, l'area tra Livorno e Cecina, ove i fenomeni sembrano essere risultati particolarmente intensi e a fine giornata sono stati registrati 101.4 mm di pioggia. Non sono mancati allagamenti vari sparsi qua e la. Nel resto della Toscana invece, gli accumuli in media variano tra i 25/35 mm.
Per quanto riguarda il Lazio , ove come già si poteva vedere dalla carta pluviometrica del LAMMA non erano previsti fenomeni estremi, la previsione è stata all'attesa dei fatti, con le aree a Nord e al Centro del Lazio, con la localita di Ostia in paricolare, che ha registrato all'incirca accumuli pluviometrici di 20 mm.
Piogge lievemente più intense nel Sud del Lazio, con accumuli anche superiori ai 30 mm specie su Latina e Gaeta. Anche in Campania è caduta meno pioggia del previsto, con Napoli e Salerno che hanno registrato accumuli pluviometrici attorno ai 25 mm.
Insomma come avrete potuto vedere con i vostri occhi e come potete leggere ora, di estremo non è stato registrato proprio nulla, il problema è che prima di lanciare allarmi bisognerebbe prima contare fino a cento e chiedersi se affermare ciò sia davvero la cosa giusta, partendo dal presupposto che molte persone nei precedenti veri e propri nubifragi hanno perso case e famiglie.
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