Allerte & Emergenze

Domani forte temporale a Roma? ANALISI di un possibile evento

Salgono di molto le quotazioni per un possibile forte temporale autorigenerante sul Lazio e sulla città di Roma per la giornata di domani, specie alla luce dell'ultimo run GFS 12Z.

{module [461]}Le cose potrebbero andare così: nel corso della serata si formeranno tante celle temporalesche di piccola dimensione tra la Sardegna e la Liguria (sta già iniziando ad accadere appena ad Est dell'isola sarda) che si muoveranno verso le coste tirreniche continentali.

Con il passare delle ore i temporali inizieranno a colpire la Toscana, saranno forti e anche localizzati, con diverse località che potrebbero assistere a violenti ma veloci scrosci di pioggia, mentre sul Lazio è in atto un forte richiamo umido meridionale. Tra le 2 e le 4 i temporali si formeranno anche più a Sud, organizzandosi lungo una linea di convergenza e muovendosi lentamente verso le coste del Lazio centrale, ove potrebbe improvvisamente esplodere un cluster di multicelle, che stazionerebbe per diverso tempo sulle medesime zone.

Che domani mattina avremo un forte temporale sulle nostre regioni centrali è praticamente certo, ma varie sono le opzioni: -il temporale esplode sulla Toscana centrale, così avremo il quarto fenomeno autorigenerante sulla regione nel giro di appena 45 giorni! Dopodiché inizierà a spostarsi verso Sud, scaricando tanti mm di pioggia sul viterbese e su alcune zone del romano. Roma verrebbe coinvolta da un discreto evento temporalesco ma nulla di così eclatante.

-il temporale si forma dopo una fase in cui le celle sembrano non esplodere del tutto e rimare e di limitata estensione, seguendo la linea di convergenza e scaricando tanti mm sulla Città Eterna.

-Non si formano temporali semi-stazionari, ma diverse linee di multicelle tra alta Campania e alta Toscana, con accumuli localmente significativi.

Attualmente, specie dopo le ultime emissioni modellistiche, prende piede l'ipotesi di un vasto sistema temporalesco su Roma, un po' sullo stile di quanto accaduto il 27 luglio o il 20 ottobre 2011 (anno 2011 incredibile per i temporali di forte intensità, con ben 3 autorigeneranti in 5 mesi appena).

Osservando le mappe della convergenza dei venti al suolo, sia GFS che READING convergono sull'idea che lungo una linea in cui si scontrano venti provenienti da opposte direzioni, si possano innescare forti celle a carattere rigenerante. Tra i venti da SE e quelli da NE (secchi, che sanciscono l'arrivo del tempo più stabile) si forma un canale con venti provenienti da SW, il libeccio, foriero di precipitazioni molto forti sulla regione.

Anche gli indici termodinamici lasciano pochi dubbi: se domani"parte la convezione" nel giusto modo, i temporali saranno molto forti. Il Cape lungo la costa sfiorerà i 2500 j/kg, il lifted index arriverà a -8°C e lo shear nei bassi strati sarà elevatissimo. Ritornando al discorso della convergenza dei venti al suolo, se da un lato provengono da SE e da un altro da NE, questa differenza di direzione provoca il sollevante forzato di aria caldo-umida, e ciò viene favorito dal libeccio al suolo nell'area di convergenza centrale. Anche la differenza delle masse d'aria in questione (libeccio con aria umida, venti da NE piuttosto secchi) provocano contrasti notevoli, e sono tra i principali imputati per quando si forma un temporale molto forte.

Presto parlare di accumuli, ma le possibilità ci sono e sono moltissime.

Mappe di convergenza dei venti al suolo e precipitazioni previste in un ora, by LaMMA Toscana, modello ECMWF.

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