Allerte & Emergenze
Mediterraneo Aguardiente. Parte il conto alla rovescia per le allerte Tornado!
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- Pubblicato 13 Luglio 2012
- Scritto da Luciano Serangeli
La prolungata fase di dominio anticiclonico di stampo subtropicale africano, sta facendo sentire pesantemente i suoi effetti anche sulle temperature di superficie delle acque del Mediterraneo.
Il bacino del Mare Nostrum costretto ad una perenne asfissia di ricambio delle acque a causa dell'unico stretto varco verso l'Atlantico, costituito dallo Stretto di Gibilterra si sta trasformando in una sorta di stagno bollente.
Possiamo vedere insieme dalle diapositive sottostanti, come l'Adriatico, lo Jonio Settentrionale e il Tirreno Meridionale mostrino anomalie termiche positive superiori anche ai 4 gradi centigradi e che il valore medio per l'intero bacino del Mediterraneo, si attesta oggi su 2,53°C.
Se è vero che a livello di temperature superficiali delle acque si registra ormai da svariato tempo un netta anomalia positiva, altrettanto non si può dire fortunatamente per il surplus di "calore potenziale" ( Heat Content Anomaly ) a disposizione della colonna d'aria sovrastante le acque, che se invece marcato, potrebbe alimentare intensi fenomeni da contrasto termico, quali violenti temporali e nei casi più estremi trombe marine e trombe d'aria terrestri, ovvero i temibilissimi e distruttivi tornado.
Difatti questo anche se in leggera crescita rispetto ai giorni scorsi e attestatosi oggi su un valore di 0,14[1021J], è ancora su livelli di assolutà normalità. La soglia di vera allerta si manifesta quando il suo valore oltrepassa i 2 [1021J].
Nonostante ciò nella sola giornata di ieri abbiamo visto come si siano verificate due trombe d'aria ( n.b. termine “generico” usato per definire fenomeni di differente natura, entità e potenza ) a diverse latitudini in Italia. Uno a Porcia in provincia di Pordenone ( vedi il video cliccando qui ) ed uno a Trani in provincia di Barletta-Andria-Trani, di cui vi abbiamo documentati nelle nostre notizie di giornata ( clicca qui ).
Per ora il valore di questo parametro atmosferico rimane confinato su soglie di relativa tranquillità, in quanto le elevate temperature dell'aria, sia a livello del mare che in bassa e media Troposfera, consentono una situazione di equilibrio termico generale alle varie quote.
Non sarà così non appena l'entrata di aria più fresca di provenienza atlantica porterà un calo delle temperature sia in media che in bassa Troposfera. In quei frangenti, l'anomalia positiva di energia termica ( calore potenziale - Heat Content Anomaly ) contenuto nelle acque superficiali del Mediterraneo, farà si che l'enorme massa di aria calda immagazzinata dal mare in questo lunghissimo e ardente periodo anticiclonico, possa salire velocemente, in virtù del minor peso, verso l'aria più fredda e pesante delle quote superiori, destabilizando fortemente l'intera colonna d'aria suolo-media Troposfera.
L'estrema instabilità atmosferica che ne conseguirà, innescherà inevitabilmente, nella migliore delle ipotesi, violenti fenomeni temporaleschi e nella peggiore delle ipotesi, che non è affatto da escludere, la genesi di intense supercelle temporalesche a componente mesociclonica, per via delle quali, statisticamente non sarà affatto improbabile il ripetersi di fenomeni tornadici come quelli ai quali siamo stati abituati ad imbatterci in questa rovente estate del 2012.
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