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L'eroe dell'inverno che ancora non c'è ossia il PUPAZZO di NEVE

Non è per niente facile essere un pupazzo di neve con tutti questi cambiamenti climatici in atto, ma voi non dimenticate di schiaffeggiarlo e sussurrargli all'orecchio il desiderio del cuore se ne incontrate uno! Dicono che si avvererà!

Con l'arrivo dell'inverno e la prima neve in ogni casa, parco o giardino non mancherà di esserci un buffo pupazzo di neve. Questa idea di modellare la neve e dargli la forma propria di un pupazzo risale a diversi secoli fa, quando esso veniva costruito non solo per divertimento, ma la sua presenza aveva anche un motivo! Ma ecco alcune curiosità!

Si racconta che il primo pupazzo di neve fu creato alla fine del XV secolo, nel 1943, dallo scultore italiano, architetto e poeta Michelangelo Buonarroti. Michelangelo fu ospitato da Lorenzo il Magnifico nel suo palazzo forentino, dove visse fin alla morte del suo protettore. A Lorenzo successe Piero de' Medici il quale, in occasione di una violenta nevicata a Firenze, commissionò all'artista un pupazzo di neve. L'artista realizzò un Ercole che durò almeno otto giorni e fu apprezzato in tutta la città.

I primi riferimenti scritti risalgono al XVIII secolo. In alcuni dei libri di quel tempo era facile leggere frasi del tipo "la bella neve si trasforma in un "uomo" dalle proporzioni gigantesche". La parola "pupazzo di neve" è giunta a noi dalla lingua tedesca " Schneeman" appunto! Le prime immagini del bizzarro pupazzo apparsero per la prima volta nelle illustrazioni del libro di canzoni per bambini, pubblicato a Lipsia.

Se non avete mai visto la prima foto di un pupazzo di neve probabilmente non saprete che esso non era la dolce figura dalla faccia buona che noi siamo soliti vedere. Inizialmente esso veniva ritratto come un terribile mostro dalle enormi dimensioni. Il suo pensiero era associato al freddo, agli inverni spietati, selvaggi e rigidi. Ecco allora che esso veniva raffigurato come un enorme mostro. C'era la convinzione che le "creature" della neve potessero costituire una minaccia per le persone. Ad esempio, molti credevano che non si doveva fare il pupazzo di neve con la luna piena perché una persona poteva sperimentare incubi, sogni e ogni sorta di terribile fallimento. E in Norvegia, nessuno osava guardare un pupazzo di neve da dietro una tenda, in quanto molto pericoloso.

Nel XIX secolo il pupazzo acquistò un look più moderno, e diventò parte integrante del Natale e del Capodanno. Così tra le rappresentazioni pittoriche invernali come lo slittino o il pattinaggio su ghiaccio.. arriva lui.. con la sua forma sferica e l'aspetto molto più "amichevole".

Non solo la neve viene plasmata ma viene anche decorata con immagini di vari oggetti del nuovo anno. C'è un vecchio racconto europeo, secondo il quale per San Francesco d'Assisi creare pupazzi di neve era modo per combattere i demoni. Un'altra leggenda cristiana racconta che i pupazzi di neve sono gli angeli, perché sono creati dalla neve che scende dal cielo. In Europa sono sempre scolpiti pupazzi di neve nei pressi delle case e poi decorati con ghirlande e sciarpe avvolte intorno al collo. Nelle loro mani non è raro vedere una scopa e una carota tradizionale invece di un naso progettato per placare gli spiriti ed essere di buon auspicio per il nuovo anno. Il secchiello rovesciato in testa è un simbolo di prosperità.

In Romania, spesso il pupazzo porta al collo una collana di aglio che contribuirà a proteggere la casa dalle forze oscure. In Russia l'usanza di fare pupazzi di neve esiste fin dai tempi antichi. Essi sono venerati come spiriti dell'inverno e vengono trattati con rispetto! E poi non mancano le fiabe e i racconti che hanno proprio come protagonista il pupazzo di neve! Lo "Snowman" è considerato assistente di Babbo Natale in quasi tutti i cartoni animati per bambini.

Ma ecco alcuni record. Il più grande pupazzo in altezza ossia 16 metri 70 centimetri è stato realizzato in una stazione sciistica in Austria, in Galtür. Il record per la creazione del più alto pupazzo è detenuta dagli  Stati Uniti nel 1999. Fu allora che venne realizzato un pupazzo di 37 metri e 20 centimetri, dal peso di 6000 tonnellate di neve. Quanto alla Russia, a Mosca si celebra il Natale il 7 gennaio, secondo il calendario della Chiesa ortodossa russa. La città permette di assaporare una magica atmosfera natalizia con un albero di Natale imponente proprio nella Piazza Rossa, e centinaia di mercatini sparsi in giro per la capitale. Per incontrare Nonno Gelo, la versione russa di Babbo Natale, la destinazione è il parco Kuzminki, dove si trova la sua casa e dove si svolge un concorso proprio sui pupazzi di neve!

Nell'attesa di realizzarne uno tutto nostro ecco alcune divertenti immagini!

Ali Dorate

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