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Cronaca e dati degli accumuli nevosi del Nor'easter del 7-8 novembre 2012 nel Tri-State Connecticut, New Jersey, New York

E' abbastanza raro che un uragano faccia il suo approdo (landfall) nel New Jersey, ma è addirittura inaudito avere un uragano nel New Jersey, seguito una settimana dopo da una tempesta di neve significativa ad inizio stagione.

Eppure, questo è esattamente quello che è accaduto mercoledì, quando un potente Nor'easter ( il cui nome è dato dal fatto che i forti venti che si sviluppano sulla costa orientale degli USA si dispongono da nord-est ) ha contribuito a fornire quel tanto che basta di aria fredda per scaricare in alcune zone più di 30 cm di neve nel Tri-State Connecticut, New Jersey e New York.

- Danni ad un albero a Brooklyn, NY, causato dal Nor'easter nevoso che ha colpito la città il 7 novembre. Credit: Andrew Freedman. -

Contrariamente alle iniziali previsioni meteo, si è verificato un accumulo di neve tale da danneggiare gravemente la costa del New Jersey, con importanti ripercussioni sugli sforzi in atto per la ripresa dall'Uragano Sandy e che ha causato nuove interruzioni di corrente.

Il capo della polizia di Toms River, una comunità costiera a circa 50 km a nord di Atlantic City, ha detto che la nuova tempesta ha vanificati gli sforzi per il ripristino dei danni in Ortley Beach e Normandy Beach.

Il Governatore del New Jersey, Chris Christie, ha dovuto annullare un tour a piedi tra i danni di Long Beach Island a causa delle forti piogge e dei venti tesi.

"Incredibile"- ha detto in risposta alle ultime previsioni sul Nor'easter -"Adesso ci aspettiamo in successione le locuste e la pestilenza."

La tempesta ha superato tutte le aspettative in termini di precipitazioni nevose, mentre i venti non sono stati così forti come previsto nella zona metropolitana di New York City. Fortunatamente, le inondazioni costiere apportate dal Nor'easter sono state minime e non sono arrivate a causare i danni che si sono verificati durante l'Uragano Sandy.

Di seguito un po' di accumuli nevosi totali rilevati giovedì dal National Weather Service (NWS).

• Clintonville, Conn - 34,3 cm
  
• Jackson Township, NJ - 30,5 cm
• Hamden, Connecticut - 30,5 cm
  
• Southbridge, Mass. - 23,6 cm
• Bayside, NY - 20 cm
• Ridgefield, NJ - 19 cm
  
• Jersey City, NJ - 15,2 cm
  
• Foxboro, Massachusetts - 15,2 cm
• Central Park, New York - 11,9 cm
• Brooklyn, NY - 10,2 cm
• Hoboken, NJ - 7,6 cm
  
• Atlantic City, NJ - 6,3 cm
  

In parecchie località si sono battuti i record massimi giornalieri di precipitazioni nevose del periodo, tra le quali località Atlantic City e New York Central Park. A New York, la tempesta ha stabilito il record di 4 pollici di neve, superando il precedente record stabilito il 23 novembre 1989.

- Mappa degli accumuli totali delle nevicate nella zona metropolitana di New York City e alcune zone del New Jersey. Credit: National Weather Service. -

Inoltre, fino a mercoledì scorso, la neve non era mai caduta il 7 novembre a Islip, Long Island, che ha raccolto 1,7 centimetri di neve.

I venti hanno raggiunto un picco tra i 65 e gli 80 Km/h in gran parte della zona metropolitana di New York City, ma nell'Eastern Long Island, così come nel sud-est del Massachusetts e del Rhode Island, i venti erano molto più forti.

Una boa posizionata a Buzzards Bay, nel Massachusetts, ha registrato venti sostenuti di 80,5 Km/h, con una raffica di picco a 122,3 Km/h, che è appena sopra la forza di un uragano.

Una raffica a 105 Km/h è stata registrata anche a Fairhaven, Massachusetts, mentre la tempesta si intensificava e muoveva lentamente verso Cape Cod nella notte di mercoledì.

La combinazione di forte neve umida e venti intensi, hanno provocato danni in almeno 375 mila abitazioni tra New York e il New Jersey e l'interruzione nell'erogazione di energia elettrica.

Oltre a ciò si sono verificati intasamenti e code nella circolazione stradale divenuta pericolosa a causa del ghiaccio e l'interruzione della Long Island Rail Road a causa di alberi caduti lungo i binari. Secondo il New York Times, sono circa 683.000 le abitazioni del Tri-State rimaste al buio giovedì mattina, in calo dai 5,3 milioni a seguito dell'Uragano Sandy.

A differenza di Sandy, che era una tempesta ibrida, con le caratteristiche dei cicloni tropicali e quelle di un Nor'easter tentacolare, la tempesta di questa settimana è da classificarsi in un Nor'easter classico, del genere che interessa il medio-Atlantico e il Nord-Est ogni inverno.

E' insolito però avere una forte nevicata nella regione prima del giorno del Ringraziamento e questo è il secondo anno di fila che ciò avviene. L'anno scorso, la tempesta "Snowtober" scaricò fino a 2 metri di neve in alcune zone, causando danni enormi alla vegetazione e interruzioni di corrente diffuse, soprattutto nelle zone interne del Connecticut.

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