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Dopo 40 anni il Giappone è senza energia nucleare. Il popolo festeggia ma il Governo è nella bufera.

Oltre ai danni materiali, lo tsunami dello scorso Marzo 2011 ha travolto il Giappone anche sotto il profilo dell'impiego di energie nucleari nel paese. E' presso l'impianto di Tomari infatti che in questo momento è iniziato il processo di spegnimento dell'ultimo reattore ancora attivi non solo all'interno della medesima centrale, ma su tutto il territorio giapponese. 

Dopo 40 anni di attività dunque, il Giappone non ha più a disposizione l'energia atomica della quale usufruiva periodicamente. Secondo quanto si apprende da fonti locali, centinaia di persone starebbero sfilando per Tokyo sventolando bandiere contro il nucleare e festeggiando quella che finalmente potrebbe essere la fine di un'era.

Ma potrebbe tuttavia trattarsi una soluzione momentanea. I reattori del Paese attualmente sono in fase di revisione e devono passare il controllo delle autorità locali per la resistenza a fenomeni sismici di vario genere, tra cui lo stesso tsunami. Starà alle autorità locali decidere se riattivare determinate centrali o lasciarle spente definitivamente, anche se il Governo spinge per riattivarle vista la forte necessità di sfruttare l'energia atomica.

Dal corteo contro il nucleare arriva intanto la notizia che i partecipanti sarebbero oltre 6000.

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