Sul nostro sito usiamo i cookies. Continuando la navigazione nel sito ne autorizzi l'uso.

   ultime dallitalia h 75   ultime dal mondo h 75   extreme weather h75

    analisi-modelli h 75  Scienze-h-75  Terremoti-h-75

Back Sei qui: Homepage Didattica Didattica Didattica circolazione atmosferica Circolazione atmosferica parte terza: la cella di Ferrel

Didattica circolazione atmosferica

Circolazione atmosferica parte terza: la cella di Ferrel

banner-all-articles-top-defin-02-720x81-px

testata

Un modello di circolazione di masse d’aria fu descritto ed esaminato, nel 1865, da W. Ferrel che aveva studiato ed analizzato migliaia di giornali di bordo dei velieri. La cella di Ferrel perfeziona il modello di Hadley adattandolo alle latitudini medio-alte.

Per una più semplice e rapida comprensione della teoria di circolazione reale di Ferrel, riassumiamo per punti gli aspetti che la caratterizzano.

1. Non tutta l’aria che a livello dei Tropici torna al suolo inverte la rotta per fluire verso l’Equatore, ma in parte prosegue verso i Poli innescando un nuovo circuito convettivo che dai 30° di latitudine raggiunge i 60°;

2. Qui l’aria più calda incontra quella più fredda proveniente dai poli che la spinge in alto;

3. Successivamente, ad alta quota, torna a latitudini più basse e scende al suolo in prossimità dei Tropici;

4. Il ciclo ricomincia.

 ferrel1

A differenza di quella di Hadley, quella di Ferrel non è una cella convettiva vera e propria ed il suo percorso non è stabile come quello tropicale.

Alle medie latitudini, infatti, il riscaldamento non è costante e le correnti d’aria sono continuamente deviate.

Questo modello dove l’aria più calda si muove a bassa quota verso i poli, “funziona” solo in linea di massima: masse d’aria più fresca e umida possono derivare anche dalle correnti tropicali che passano sulle distese marine, e masse d’aria più secche possono derivare da correnti polari che passano sui continenti.

 ferrel2

Le masse d’aria che si muovono verso le medie latitudini non si mescolano subito con quelle che incontrano, ma per un certo tempo temperatura e pressione rimangono inalterate o variano in modo lento e graduale. La circolazione nella cella di Ferrel prevede, appunto, l’incontro-scontro di masse d’aria con caratteristiche diverse: esse interagiscono dando origine ad una serie di fenomeni atmosferici (le perturbazioni) e, nella zona di confine fra la cella di Ferrel e quella polare, a  forti venti.

L’aria polare tende ad entrare nel debole circuito di Ferrel e porta instabilità.

Mentre nell’emisfero Nord l’influsso del circuito polare sulla circolazione della cella di Ferrel è poco rilavante a causa della presenza di grandi masse continentali che ostacolano lo sviluppo di correnti d’aria, nell’emisfero Sud i venti antartici (catabatici) si spingono sulle distese oceaniche ben oltre il 66° parallelo.

Roberto Viccione

Meteo Portale Italia © Riproduzione riservata

Homepage   Chi siamo   Info-Contatti-Archivio   Lavora con noi   Privacy e Cookies   Note legali

Seguici anche su

facebook-logo ter Twitter-icon-60-pz google-plus-logo 3 linkedin 60 px  youtube 60px rss icon 60x60

Logo-MPI-fine-articolo-JPG

Meteo Portale Italia - MALU s.r.l. - C.F. e P.IVA 08683291002

Copyright © 2011-2015 Meteo Portale Italia. Tutti i diritti riservati.


Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Webcam multi tipo

citta

traffico

montagne

italia-montagne

italia-montagne2

spiagge

cielo

animali

luoghi-tipici

radio-e-tv

scientifiche

sport-e-eventi

laghi fiumi parchi

video-da-webcam