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Climategate e altri scandali

La "longa manus" dei serristi sui premi assicurativi per il "rischio alluvioni"

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108Sacre2E' proprio il caso di dire : Una ne fanno e cento ne pensano...

Ma che ragazzacci birichini 'sti serristi.. Non c'e' verso di tenergli ferme le manine che rubacchiano qua e' la nelle saccocce dei "contribuenti globali" e di farli arrossire una volta per la vergogna..

Cosi', come in maniera molto interessante mostrato dall'irriducibile Christopher Booker (tra i fondatori del mitico Private Eye ) su "The Telegraph", mentre la ciambella del "Global Warming di origine antropica" si sgonfia mestamente sotto le natiche dei serristi, ecco che i monellacci debbono riorganizzare le fila di un esercito ridotto alla fame ( termine molto eufemistico ) dopo la cacciata e/o le dimissioni delle principali figure guida carismatiche, che per decenni ( leggi dal 1988 ) li hanno guidati alla vampirizzazione del mondo intero al grido di : " Dalli dalli all'anthropos riscaldante!!!

Cosi' eccoli correre immediatamente ai ripari con uno studio basato sull'eccezionalita' delle precipitazioni in Inghilterra nel lontano 2000 e sentite sentite, sviluppato con una serie interminabile di simulazioni ( leggasi e capiscasi si-mu-la-zio-ni ) computeristiche, i cui dati base immessi, non collimano in alcun modo con nessuna media statistica da archivio storico meteorologico del paese del self-control anche detto Regno Unito..

Persino l'ultra serrista Met Office smentisce, tramite i propri archivi, alcuna tendenza all'aumento delle precipitazioni nel Regno Unito tra il 1961 e il 2004.

Progetto tra l'altro scientificamente e puntualmente sputtanato dal grande controllore di dati climatici pompati a scopo politico-finanziario, l'autorevolissimo e censorio insigne Prof. Roger Pielke Jr.

Che ragazzacci..

longa manusEh si perche' tutto fa' brodo e nel loro specifico caso fa' decine di miliardi di dollari e cosi' 'sti simpaticoni dopo essersi interrogati preoccupatissimi sul cosa fare dopo il calo di consenso dell'ormai acclarata "truffa del Global Warming di origine antropica", sono giunti a  partorire il nuovo espediente succitato delle " precipitazioni catastrofiche da global warming", per continuare a turlupinare le popolazioni tutte del Globo, tramite l'aumento dei premi assicurativi sul " rischio alluvioni ".

Aumenti che se i singoli governi mondiali dovessero approvare, figurerebbero andare a finanziare l'interminabile lista di progetti scientifici senza scopo di lucro( dicono loro )e le inflazionatissime comunita' scientifiche che popolano ormai i 4 angoli della Terra, costituendo una sorta di impenetrabile esperanto scientifico in essere, al cui desco sono ammessi solo gli "allineati alla bibbia serrista".

Va sempre ricordato a onor di cronaca e perche' nessuno possa dimenticarlo mai, che secondo questi ultimi e democraticissimi scienziati tutto il resto della comunita' scientifica internazionale che dissente e' costituita da blasfemi scettici scemi.

Che ragazzacci..

Entriamo ora pero' ad analizzare il nocciolo della questione..

Parlavamo di "senza scopo di lucro". Figuriamoci quindi se si puo' parlare di "conflitto di interesse"..

Ed ecco invece spuntare la sorpresa ( mica tanto ) dal succulento uovo di Pasqua.

I due principali artefici della "insindacabile " ricerca alluvionata" rispondono al nome di " Prof. Peter Stott " del UK Met Office’s Hadley Centre e di " Dr. Myles Allen ", capo dell' Oxford’s Climate Dynamics Group.

I nomi di questi due ragazzacci non ci direbbero nulla di troppo specifico se non fosse che, gli stessi identici nomi risultano identificare i "titolari" di una ditta con sede in California, leader mondiale nella "consulenza di assicurazione" all'industria sul cambiamento climatico.

A voi sembrano confliggere i due incarichi ? Sembrano voler stare a dimostrare un'indubbia situazione di "conflitto d'interesse" ?

Forse a voi potrebbe sembrare cosi' perche' da ignoranti non sapete che il termine "conflitto d'interesse" non e' valido per i sempre partorienti nuove trovate anti CO2.

Per i serristi lo stesso termine si traduce in " ricerca scientifica umanitaria senza scopo di lucro ".

E che non vi venga in mente di pensare o sospettare solo lontanamente che ci sia qualcosa di losco sotto tutto cio', perche' in automatico verreste catapultati nel reietto ruolo di blasfemi scettici scemi.

Tosti sti ragazzacci..

Ma la cosa piu' importante da capire in tutto cio' e' come tutto sto ambaradan ci tocchi personalmente uno per uno..

Eh si...perche' ciascuno di noi potrebbe star dicendo:

- E a me che ne frega se l'industriale o il singolo imprenditore paga premi assicurativi sempre piu' alti sui "rischi da alluvione" ? Io faccio il l'impiegato e il mio amico il dentista. Chi se ne frega delle alluvioni!

Non e' esattamente cosi' che funziona la cosa.

Avete presente la miriade di costi addizionali che tutti noi paghiamo sui beni di largo consumo, in quanto gravati da spese accessorie alla fonte?

Avete presente ad esempio i costi del trasporto, quelli dello stoccaggio, della conservazione e cosi' via dicendo, che gravano su qualsiasi prodotto di prima necessita' che acquistiamo?

Ebbene tra questi inevitabilmente ci sono anche quelli delle assicurazioni obbligatorie a cui ogni singolo produttore e' sottoposto per norma obbligatoria dai rispettivi governi, l'ammontare dei quali il suddetto produttore carica sul prezzo di vendita dei propri prodotti.

Essendo noi i fruitori finali dell'offerta di mercato, siamo anche quelli che pagano in ultima istanza i salatissimi premi assicurativi determinati e imposti dalla fraudolenta ricerca dei nostri cari ragazzacci serristi..

E con questa riflessione vi lascio ricordanldovi una cosa..

Quando vi recate dal salumiere a comprare la mortadella, assicuratevi innanzitutto della denominazione di origine controllata e poi chiedete al salumiere se la stessa e' gravata da dazi e spese aggiuntive di qualche strano tipo.

Accertatevi insomma che non si tratti di " mortadella alluvionata "...

Fonte: http://www.telegraph.co.uk/comment/columnists/christopherbooker/8349545/Unscientific-hype-about-the-flooding-risks-from-climate-change-will-cost-us-all-dear.html

Luciano Serangeli

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