Monitoraggio eventi meteo
COLPO GROSSO di GFS 12Z: dall'Africa al gelo SIBERIANO per metà mese? ANALIZZIAMO il run nei DETTAGLI
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- Pubblicato 04 Marzo 2013
Molti di voi avranno iniziato a non seguire più gli aggiornamenti dei principali modelli matematici (al nuovissimo super modello NAVGEM se n'è aggiunto uno ancor più spettacolare, l'americano NASA GEOSS5, dall'incredibile risoluzione), alcuni di voi avranno tirato fuori gli abiti primaverili, ma ci pensa lui, GFS 12Z, a far capire a tutti che FORSE l'inverno è ben lungo dall'essere chiuso e archiviato.
Sul breve termine, nessun cambiamento: veloce sfuriata anticiclonica al Sud, grazie ad un promontorio altopressorio dinamico, mentre al centro-Nord arriveranno frequenti fasi di maltempo, alcune anche Di FORTE intensità, con diverse zone che potrebbero trovarsi a ricevere accumuli pluviometrici molto alti. Marzo, a differenza di molte annate precedenti, sarà invece un mese dinamico, con frequenti fasi instabili.
Molte saranno le precipitazioni e le perturbazioni che si formeranno sul Golfo di Leone e si tufferanno sul Mediterraneo centro-orientale, e ALMENO fino a domenica la musica dovrebbe essere questa, ma poi la musica POTREBBE cambiare, e non di poco.
Primi giorni della settimana prossima che potrebbero proseguire sotto il medesimo regime di instabilità, e a seguire GFS torna a sfornare uno dei suoi run destinati a far brillare gli occhi dei tantissimi appassionati che, con qualche lacrima annessa, avevano ormai consolidato il fatto di dare l'arrivederci all'inverno. GFS vede una configurazione pazzesca al suolo e in quota, con un'area di bassa pressione sul centro Italia, giusto così per regalare fioccate di neve in quantità anche in pianura.
Può sembrare una GRANDIOSA emissione matematica quella che sto mostrando ora, e invece non tutto è oro quel che luccica. Nonostante un AO in grandissimo spolvero (spread degli spaghi sempre negativo da giorni), quest'emissione non rispecchia assolutamente la visione degli indici tele connettivi. Mi pare difficile credere che con un AO così bassa non si formi nulla sul medio-alte versante Atlantico, mentre l'HP azzorriana rimane relegata solo in sede naturale. Il comparto europeo sarebbe investito da una fase di GELO e NEVE di grandissima rilevanza, mentre sul vicino oceano ci sono geopotenziali molto bassi? Qualcosa non va, ANCORA, ma va detto che gli ENS stanno prepotentemente fiutando qualcosa, e va anche detto che questo "qualcosa" potrebbe non essere una veloce sfuriatina fredda di fine stagione, ma qualcosa di consistente.
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