Monitoraggio eventi meteo
La situazione SINOTTICA non cambia, gli Stati Uniti si apprestano a vivere nuove fasi di GELO intenso
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- Pubblicato 16 Gennaio 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
Osservando le carte modellistiche incentrate all'Emisfero settentrionale balza subito all'occhio una situazione di assoluto stallo da un punto di vista sinottico-configurativo, sia per quanto concerne il comparto nord-americano, sia per quel che riguardo quello euro-asiatico.
Mentre gran parte dell'Europa sta ancora risentendo di una vivace circolazione instabile nord-atlantica coadiuvata da una ripresa, seppur momentanea, della semi-permanente d'Islanda, gli Stati Uniti centro-orientali si apprestano invece a vivere una nuova fase di freddo intenso esaltato dalla discesa di una saccatura gelida polare in graduale spinta verso sud/sud-est.
Ci tengo a rammentare, esattamente come ribadito anche nelle righe di apertura, che questa evoluzione sinottica è lo specchio di quanto accaduto nelle recenti settimane; forcing anticiclonico sull'ovest degli Stati Uniti, spinta meridiana in direzione dell'Alaska e continuo affluire di gelide masse d'aria polari in direzione del Canada e degli States, con una frequenza variabile tra i tre-cinque giorni.
E' come una sorta di "montagna russa" che non arresta mai la propria corsa, una situazione sinottica bloccata da settimane e destinata a rimanere tale anche nei prossimi giorni. Tutto secondo copione d'altra parte, anche perchè avevamo già accennato che per un brusco cambiamento sarebbe servito un altrettanto repentino reset barico che, aimhé, continua ancora mancare...
Così, mentre l'Europa è divisa tra la circolazione d'aria fredda centrata nella parte orientale e nord-orientale e quella umida instabile di natura oceanica presente ad ovest e a sud, gli Stati Uniti si apprestano a vivere nuove fasi invernali davvero crude, irruente, contraddistinte da discese d'aria gelida che subiranno una brusca accentuazione con il passare dei giorni.
La prima si compirà nell'arco delle prossime 24-48 ore ed interesserà principalmente le aree centro-settentrionali e parte di quelle orientali, ove le temperature si abbasseranno e tornerà a nevicare localmente fin sulle aree pianeggianti. Anche il nord della Florida (che sta attualmente vivendo una fase calda sopra la media) verrà lambito dall'incursione fredda polare, con la neve che imbiancerà i rilievi montuosi fino a quote medie.
La seconda "sciabolata" artica si consumerà all'inizio della prossima settimana e sarà addirittura più intensa rispetto alla precedente. Anche quest'ultima colpirà maggiormente la parte centro-orientale e porterà neve e temperature bassissime in svariate località, compresa la East Coast. Gran gelo nell'area dei Grandi Laghi, ove le temperature potranno precipitare fin sui -25/-30°C. Irruzione gelida che dovrebbe poi persistere fino a venerdì 24, pur se indebolendosi in maniera graduale.
La terza irruzione gelida (ma bisognerà valutarne le conferme nei prossimi aggiornamenti) dovrebbe giungere tra il 26 e il 27 di Gennaio, risultando anch'essa estremamente intensa in termini di freddo (la -28°C a 850 hPa raggiungerà gli Stati Uniti centrali!). E' ovviamente una fase meteorologica estremamente dinamica, ma non v'è dubbio che gran parte del grande freddo di questa stagione si stia concentrando e si concentrerà ancora soprattutto in area americana.
Rinaldo Cilli
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