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Analisi Tropo-Stratosferica

Febbraio 2015: freddo o molto freddo? - aggiornamento 24/01/2015

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Vortice Polare più attivo alle latitudini settentrionali ma non mancherà il freddo.

anom eminord geopot 260115 450pxN.B. Il seguente articolo rappresenta un'analisi su base troposferica e stratosferica delle condizioni meteo-climatiche previste per il mese di febbraio. In base ai nuovi dati analitici oggettivi che verranno man mano in nostro possesso, seguiranno aggiornamenti periodici.


Analisi precedenti:


Osservazioni generali

Come scritto nel precedente articolo, tranne il breve passaggio attuale allo stato negativo da parte dell'Arctic Oscillation (abbr. AO), per il resto della settimana in corso per tutta la settimana entrante continuerà il suo trend positivo, come anche quello della North Atlantic Oscillation (abbr. NAO).

Nel frattempo, nell'alta atmosfera, il Vortice Polare Stratosferico (abbr. VPS) rimane perturbato a seguito di un evento di improvviso riscaldamento stratosferico (Sudden Stratospheric Warming - abbr. SSW), che ha raggiunto il suo picco all'incirca intorno all'8-10 gennaio 2015 e di un'ulteriore scaldata, prevista svilupparsi nel breve termine e valutata di media intensità, mentre in un primo momento si era ipotizzato essere più sostenuta.

Lo stato di debolezza del VPS in alta e media Stratosfera è altresì evidenziato dalla mancanza di riposizionamento nella sua sede naturale centrale in ambito polare. Le proiezioni modellistiche lo vedono infatti traslare dal continente nordamericano, sul quale ha insistito a lungo dopo lo split termico di inizio mese, ai territori settentrionali euroasiatici.

Condizioni meteorologiche emisferiche

Sul continente nordamericano, la fase di mitezza stagionale manifestatasi in questo periodo, lascerà spazio nella prossima settimana a una recrudescenza fredda sull'Alaska e sull'intero settore orientale, dal Canada alla Florida, ma in special modo sul comparto di nordest.

In Eurasia, attualmente, a un marcato sottomedia termico sui territori settentrionali, centrali e occidentali, accompagnato da precipitazioni nevose localmente anche intense, fa da contraltare la mitezza stagionale del Mediterraneo centrale e orientale, nonchè dell'Europa dell'Est.

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All'inizio della prossima settimana, ultima di gennaio, assisteremo a un moderato e temporaneo calo termico sui territori attualmente interessati da sopra media stagionale, seguito da una pronta ripresa delle temperature, mentre, in generale, l'andamento sarà inverso sui territori attualmente sotto media.

europa anomterm 26012015

Bisognerà attendere l'inizio di febbraio per vedere se sarà confermato, come sembra, un più continuativo stazionamento dell'Indice AO in campo negativo, a comportare più decisi e costanti afflussi di aria fredda sul comparto europeo anche meridionale.

Al momento, la virata in campo negativo, costante e marcata, da parte dell'AO, sembrerebbe essere ostacolata da due fattori atmosferici, uno dei quali legato alla Stratosfera e l'altro ad una permanenza continuativa dell'Indice NAO in campo positivo. Questioni queste di cui parleremo nel paragrafo a seguire.

Sviluppi nel breve-medio termine

La propagazione verso il basso delle condizioni negative dell'AO in Stratosfera, indotte dal SSW di inizio mese e che dovrebbero iniziare a influenzare più significativamente la circolazione troposferica, continua a permanere bloccata in alta e media Stratosfera, per cui la traslazione dagli attuali valori positivi dell' AO troposferica verso la fase negativa, viene ulteriormente spostata in avanti, intorno al 5 del mese di febbraio.

Gli slanci verso più alte latitudini da parte delle figure anticicloniche di blocco che ne conseguirebbero e di conseguenza le temperature emisferiche più fredde, potrebbero però essere ostacolate dai due fattori citati nel precedente paragrafo.

Il primo consiste nella permanente situazione di perturbazione e debolezza del VPS in alta e media Stratosfera, che mantiene l'AO stratosferica in campo negativo.

Seppur tale situazione termico-barica è favorevole a future condizioni di instabilità prolungata al suolo nel tempo, allo stato attuale la mancanza di ripresa geopotenziale e di raffreddamento del VPS alle quote alte e medie della Stratosfera, fa venire meno quella ripresa di forte vorticità da parte del VPS stesso, indispensabile a spingere verso il suolo le anomalie termico-bariche derivate dai ripetuti fenomeni di perturbazione subiti nel tempo, primo dei quali il Minor warming di inizio mese, che porterebbero l'AO troposferica a passare più decisamente in campo negativo.

Quindi, riassumendo, la prolungata fase di AO negativa in Stratosfera, determina la permanenza in campo positivo dell'AO in Troposfera.

Sotto un'illustrazione semplificata del fenomeno appena citato di stagnazione in quota delle anomalie termico-bariche.

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Il secondo è rappresentato dalla persistenza quasi continuativa di una zona di bassa pressione sulla Baia di Baffin, ovvero di una porzione di Vortice Polare semipermanente tra la Groenlandia e il Canada nord-orientale.

anom eminord geopot 260115 450pxTale evidenza, monitorata da alcuni tra i maggiori centri di monitoraggio e previsione dell'Arctic Oscillation (AO) accreditati dalla WMO (World Meteorological Organization), unitamente alla ormai stagionale anomalia costituita dalla zona di bassa pressione pressochè permanente sul Mar di kara, conferisce al Vortice Polare una forte vorticità alle alte latitudini, in grado di mantenere costantemente alto il Getto Polare, o di riportarlo velocemente a tali altezze emisferiche dopo temporanee sortite a latitudini più basse.

Ciò a detta dei succitati centri di monitoraggio e previsione dell'Arctic Oscillation, mantiene costantemente in campo positivo l'Indice NAO, influendo anche sull'Arctic Oscillation, impedendole di entrare in campo negativo e ancor di più di approfondire la sua negatività.

Altresì essi testimoniano che i due centri anomali di bassa pressione semi-permanente, costituiscono sezioni parziali proiettate al suolo dello split termico di inizio mese del VPS alla 10 hPa.

In particolar modo, come possiamo osservare nell'illustrazione appena sopra, l'anomalia presente sulla Baia di Baffin, vanifica i tentativi di alzata verso le latitudini settentrionale da parte dell'Onda di Blocco Atlantica, costringendola a ripiegare lungo i paralleli, vanificando in questo modo le incursioni di aria fredda di provenienza settentrionale e i moti retrogradi diretti verso l'Europa Meridionale.

Proprio in virtù di quanto appena esposto, nella prima fase del nuovo mese, il cambiamento climatico più significativo sarà avvertito in tutta l'Eurasia settentrionale e solo in parte nel resto dell'Europa a latitudini più temperate.

Non mancheranno comunque sortite di correnti a matrice fredda anche su questi territori, intervallate da fasi di rimonta anticiclonica.

Le temperature quindi gireranno comunque, anche se solo periodicamente, su valori significativamente più freddi di quanto osservato nel precedente mese di gennaio e in gran parte del mese di dicembre.

Sviluppi futuri

Le prospettive per un'AO più profondamente negativa rimangono ancora da confermare per il resto del mese di febbraio, viste le evidenti anomalie elencate che andranno attentamente monitorate nel loro eventuale evolvere o regredire.

In linea di massima il valore dell'Arctic Oscillation si manterrà su un valore comunque leggermente negativo, dato il recente forte indebolimento di inizio mese da parte del VPS e quello più moderato attualmente in corso di sviluppo.

Conclusione

Come esposto nell'analisi iniziale dello scorso 19 gennaio 2015, la classificazione ufficiale da parte della WMO (World Meteorological Organization), inquadra l'episodio di SSW di inizio gennaio come "episodio minore" (Minor SSW).

Tuttavia nell'ambito dello stesso è stata certificata una particolare anomalia, rappresentata da un record giornaliero di temperatura calda (daily-record warm temperature) della calotta polare stratosferica a 10 hPa, riconducendolo quindi ad un evento significativo nella Stratosfera.

Tale eccezione, a detta di alcuni tra i maggiori centri di monitoraggio e previsione dell'Arctic Oscillation (AO) accreditati dalla WMO, potrà nel corso del mese di febbraio dare inizio a una fase negativa della stessa Arctic Oscillation perdurante per un periodo di 1-2 mesi.

Nel prossimo editoriale, come annunciato ad inizio articolo, aggiorneremo la situazione in base ai nuovi dati analitici oggettivi in nostro possesso.anom eminord geopot 260115 450px

luciano serangeli mpi end

Luciano Serangeli

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