Analisi Meteorologica
In quota le temperature di fine febbraio e a metà settimana nuovo nucleo artico
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- Pubblicato 26 Maggio 2013
- Scritto da Luciano Serangeli
Chiamatelo freddo fuori stagione, eccezione meteorologica, evento da annali storici della meteorologia, fatto sta che maggio 2013 rimarrà nella storia della climatologia italiana e del bacino del Mediterraneo.
Per quanto si ricorra agli archivi tecnici o alla memoria personale, avvalendosi di quella dei nostri genitori e per chi ce li ha dei nonni, eventi simili si possono contare sulla punta delle dita di una mano.
Non resta quindi altro che viverli con la consapevolezza di stare assistendo a qualcosa di speciale, pur con tutti i disagi che essi determinano o hanno potuto determinare, ma con la piccola soddisfazione di poter dire di essere stati testimoni di qualcosa di unico o quasi.
Ma passiamo alle argomentazioni di natura più concreta e inoltriamoci in una breve analisi di natura meteorologica su quanto accaduto e quanto accadrà nei giorni a venire.
La cosa più evidente che balza subito agli occhi dando un'occhiata alle mappe specialistiche meteorologiche, è la presenza in quota a 500 hPa ( circa 5500 metri di altezza) di masse d'aria di origine artica insolitamente fredde per il periodo dell'anno.
Mentre nella norma in questo periodo assistiamo a termiche in media intorno ai -15 gradi, è risultato frequente invece trovarsi di fronte a temperature in prossimità dei -20 gradi e di sovente ancora più basse.
Basti pensare che nella mattinata di ieri a ovest delle regioni settentrionali, in territorio francese orientale, era presente una sacca d'aria gelida a ben -30°C a 500 hPa.
Nel corso della giornata la stessa si è spostata verso il territorio italiano portandosi a -26 gradi, che venivano registrati oggi in mattinata su tutto il Centro-nord della Penisola.
Temperature in media Troposfera dunque più consone all'inizio del mese di marzo che all'inizio del mese di giugno al quale ci stiamo approssimando.
Ed ecco in questa semplice grafica comparativa, il confronto tra quanto accadeva termicamente a fine febbraio a 500 hPa e quanto sta accadendo in queste ore.
Sappiamo tutti come le sorti del tempo al suolo dipendano dalle dinamiche termico-bariche in media Troposfera (500 hPa) ed ecco dunque spiegate le reiterate anomalie meteorologiche che hanno caratterizzato questo straordinario ( nel senso di non ordinario ) mese di maggio.
Spiegata velocemente la causa delle attuali anomalie termico-dinamiche del tempo meteorologico, passiamo ora a dare un'occhiata alla sua evoluzione nei prossimi giorni.
Non sembra ancora voler terminare questa atipica configurazione stagionale e infatti ci attendiamo per metà di questa settimana e in special modo per giovedì un nuovo impulso freddo di natura artica, isolato in quota sulla nostra Penisola.
Possiamo infatti notare da questa seconda illustrazione come sarà di nuovo presente una termica di -26 gradi centigradi in prossimità dello Stivale, con temperature a 500 hPa che andranno dai - 24 C° del Centro-nord ai - 18 del Centro-sud fino ai - 14 della Sicilia meridionale.
La tendenza meteorologica rimane dunque la stessa, in attesa che il sopravvento venga preso da una fase climatica che riconduca il tempo sui binari della normalità stagionale.
Per ora di certo resta solo il passaggio dalla primavera all'estate meteorologica, che avrà il suo inizio il primo di giugno.
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