Analisi Meteorologica

Analisi generale. L'evento storico si allontana

Ritrattazione modellistica stamattina, specie nel medio termine con destrutturazione pesante del ponte di Weijkoff e forte ingerenza atlantica con schiacciamento dell'alta pressione azzorriana verso l'Italia, freddo relegato a est e ricompattamento del Vortice Polare. Davvero un grande scossone modellistico... ma quanto c'è di vero? A mio avviso molto e in questo editoriale cercherò di spiegare i motivi di un probabile fallimento della struttura fredda.

Partirei analizzando la Straosfera. Il riscaldamento Stratosferico si è propagato nei giorni scorsi verso la troposfera, coadivato anche da continui cooling portati dal lobo canadese in dicembre e nella prima parte di gennaio. Osservando l'indice NAM appare evidente come tale riscaldamento abbia influito sui piani alti della Stratosfera e in bassa Troposfera non riuscendo però a incidere per intero su tutta la colonna d'aria al polo.

Dal grafico inoltre possiamo osservare un ritorno su valori neutri e quindi un Vortice Polare che tende al ricompattamento. Il condizionamento NAM con AO negativa per 60 giorni non è avvenuto in quanto il valore toccato su scala è stato -2,9 e non -3 come da legge di Baldwin e Dunkerton.

Gli aggiornamenti odierni delle carte stratosferiche sui 100 hPa confermano questa ipotesi. ECMWF non conferma una posizione ellittica del VPS ma vede un ricompattamento dello stesso, con ripartenza forte del lobo canadese verso l'Europa causato dall'invadenza del riscaldamento stratosferico in quelle zone. Eloquente infatti la carta riportata di seguito fonte ECMWF a 100 hPa dove vediamo il riscaldamento sparato verso il Canada e la ripartenza del lobo verso l'Europa.

Meno evidente il ricompattamento da parte di GFS, dove ai 10 hPa appare però appare un VPS in netto ricompattamento e una marcata zonalità, evidente nell'immagine riportata di seguito.

Altri due elementi che non giocano a favore e tendono a vedere il lago gelido a est, sono le SSTA e la MJO. Analizzando le SSTA vediamo un'anomalia Atlantica sempre più invadente verso Ovest e l'anomalia negativa islandese in espansione verso Sud, segnali importanti che ci fanno capire come la formazione del ponte di Weijkoff sia molto bassa e messa in costante pressione da ovest con rischio schiacciamento proprio sull'Italia. Inoltre L'anomalia presente in Scand vede un flusso zonale alto, fattore che contribuisce allo schiacciamento dell'orso verso sud-est e lo spanciamento dell'azzorriano.

Anche la MJO non gioca a favore, sappiamo che le fasi 7-8 di questo indice sono molto favorevoli per maggiore impulso auletinico verso il VP e influenza sulla NAO portandola su valori negativi. Come è visibile dall'immagine l'indice punta forte in fase 6 favorendo anch'esso la zonalità atlantica e portando la NAO su valori positivi e quindi conseguente colate fredde verso est. Molti tasselli come abbiamo potuto analizzare non sono favorevoli ma la grande indecisione modellistica invita comunque ad analizzare la situazione con maggiore precisione nei prossimi giorni.

Chiuderei il mio editoriale con una considerazione. Tutti i movimenti descritti potrebbero trovare forte attrito con la figura in costruzione sul comparto europeo e mi riferisco all'anticlone russo-siberiano visto molto forte e raggiungere valori di 1060 hPa. Molto dipenderà dalla resistenza di questa figura alle vicende Stratosferiche, SSTA, MJO anche se a mio avviso la strada sembra segnata verso una fase breve di freddo e al ritorno prepotente dell'ingerenza Atlantica.

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