Analisi Meteorologica

Più di MEZZA EUROPA piomberà nel GELO più totale all'inizio della prossima settimana; l'Italia si troverà a DUE PASSI dal grande freddo. Quali SCENARI?

Siamo abituati a mentenerci assai cauti difronte a situazione meteorologiche particolarmente estreme, sia per quanto riguarda forti ondate di calore estive, sia ovviamente per quanto concerne le superbe ondate di gelo che vengono proposte dai modelli previsionali nei mesi invernali.

Nonostante siamo a Marzo e la Primavera ormai bussa alla porta, moltissimi appassionati meteo cercano ancora il colpo di coda invernale che vada a "frenare" la graduale espansione della bella stagione, quella che poi nei mesi a venire ci traghetterà verso l'Estate.

Tra Dicembre e Febbraio ne succedono di tutti i colori, davvero; gli amati di gelo e neve vanno sempre alla ricerca dell'evento, di quell'ondata gelida che vada in qualche modo a estrapolare i ricordi delle tanto amante ondate di freddo storiche, quali il Gennaio 1985, il Febbraio 1956, perchè no, anche il Febbraio 2012 e il Febbraio del 1929. Annate storiche che hanno portato temperature estreme e nevicate fino in pianura in moltissime regioni dell'Italia.

Passato Febbraio arriva Marzo, il mese "pazzerello" per eccellenza, quello che propone scenari configurativi che nemmeno nei mesi precedenti si vedevano; ondate di gelo paurose che dalla Russia vanno ad invadere l'Europa centrale, spingendosi verso il Mediterraneo e coinvolgendo anche l'Italia. Chi non ricorda la nevicata del 18 Marzo 1985 a Roma, una nevicata che durò per un giorno intero, sommergendo letteralmente la dorsale appenninica.

Insomma, un mese quello di Marzo assolutamente non nuovo a fasi invernali di tutto rispetto. Abbiamo dilungato questo editoriale per giungere finalmente al punto, a ciò che ora ci interessa veramente. Gli assidui lettori del nostro Portale avranno in un certo qual modo intuito che intorno a metà Marzo, o qualche giorno prima, l'Europa centro-orientale verrà invasa da un'ondata di gelo di importanza assolutamente rilevante.

I modelli nelle ultime emissioni stanno mantenendo la linea di tendenza intrapresa una settimana fa e anzi, addirittura hanno intensificato la colata gelida che colpirà il vecchio Continente a partire dall'inizio della prossima settimana. Tra venerdì e sabato sarà la volta della Scandinavia, poi il fiume gelido dilagherà verso la Russia, tutta l'Europa centro-orientale e centrale entro la giornata di lunedì 11 Marzo.

Termiche nell'ordine dei -14/-20°C a 850 hPa (circa 1500 metri) invaderanno le medie latitudini e saranno accompagnate da nevicate che in forma locale potranno persino risultare abbondanti, copiose e veementi. Martedì l'aria gelida si addosserà alla barriera alpina e sarà in quel momento, in quel preciso istante, che deciderà la traiettoria da intraprendere, o ad ovest o ad est, resta questo dilemma.

Da alcune emissioni i modelli propongono una propagazione dell'aria gelida verso sud-ovest, direzione Penisola Iberica, con vasta area di bassa pressione in formazione sul Mediterraneo centrale e richiamo caldo-umido verso l'estremo Sud dell'Italia, ove agirebbero intensi temporali. Possibile neve sul Nord Italia, piogge al Centro, con fiocchi in collina al di sopra dei 400-600 metri. Con questa configurazione, se le termiche restassero invariate, la neve non farebbe fatica a spingersi fin sulle coste della Spagna orientale.

Insomma, grande freddo a due passi dall'Italia, nel vero senso della parola. Da qui ai prossimi giorni la situazione sinottica potrebbe ancora mutare e le speranze nevose anche per il nostro Stivale non sono affatto tramontate. Se la traiettoria della colata gelida risultasse più orientale, non escludiamo un ingresso forzato dalla Valle del Rodano, con le conseguenze di un peggioramento nevoso su gran parte del Centro-Nord peninsulare. Ci torneremo.

Rinaldo Cilli, MeteoportaleItalia

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