Analisi Meteorologica
Apice del FREDDO nel fine settimana, maltempo intenso sulle estreme regioni meridionali, con NEVE a bassa quota. Lunedì NEVE in pianura sulla Toscana?
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- Pubblicato 06 Febbraio 2013
- Scritto da Rinaldo Cilli
{module [501]}Sta avendo inizio l'irruzione d'aria fredda che raggiungerà il suo apice nel corso del fine settimana, quando è previsto giungere un nucleo d'aria assai più freddo in grado di estendere perentoriamente la propria azione a gran parte delle nostre regioni centro-settentrionali, apportando un corposo abbassamento delle temperature.
Nella giornata di domani, come abbiamo più volte approfonditamente ribadito, transiterà una nuova perturbazione accompagnata da aria molto fredda di provenienza polare. Aria fredda che farà abbassare drasticamente le tempetrature specie al Centro-Nord, generando forti rovesci dapprima sulle regioni centrali e poi, progressivamente, anche su quelle meridionali, con quota neve intorno ai 300-500 metri sull'Appennino centro-settentrionale e oltre 500-600 metri su quello meridionale.
Le temperature tenderanno a subire un notevole abbassamento in special modo sulle regioni settentrionali, ove le schiarite risulteranno più ampie. Calo termico anche sul resto del comparto, con venti forti dai quadranti settentrionali e mari nel complesso molto mossi, localmente agitato il mar di Sardegna.
Venerdì altra giornata instabile su buona parte dell'Italia centro-meridionale e sulle Isole maggiori, ove l'insistenza di una circolazione depressionaria a cuore freddo determinerà marcata instabilità, con piogge e rovesci in special modo al Sud e lungo il versante Adriatico. La neve cadrà sui rilievi a quote via via più basse, al di sopra dei 200 metri sull'Appennino centrale, oltre i 500 su quello meridionale.
Sabato nucleo gelido più intenso in addossamento alla barriera alpina, con valori termici estremamente bassi. Ancora l'Italia alle prese con una circolazione depressionaria che andrà maggiormente a penalizzare le estreme regioni meridionali, la Sardegna e tutto il versante Adriatico, fin su localmente alle coste romagnole.
Neve oltre i 400 metri al Sud, copiosa sull'Appennino, mentre forti temporali bersaglieranno Campania e nord della Calabria. Parzialmente coinvolto anche il basso Lazio, ove prevediamo qualche possibile fiocco fin sul piano.
Domenica ancora maltempo sulle regioni meridionali e lungo il versante Adriatico, con nevicate diffuse fino a quote collinari sull'Appennino. Instabilità accentuata da forti rovesci anche tra Sicilia e Sardegna, ove la neve cadrà sulle colline al di sopra dei 500-600 metri. Andrà meglio al Nord, sulla Toscana e nel Lazio.
All'inizio della prossima settimana dovrebbe poi materializzarsi un nuovo, corposo peggioramento operato dall'arrivo di un sistema depressionario dalla Francia che si muoverà rapidamente in direzione dell'Italia. Sarà accompagnato da aria più mite che farà sentire i suoi effetti in special modo al Sud, mentre almeno inizialmente favorirà il ritorno di nevicate fin sul piano sulle regioni centrali.
Attenzione, non ci riferiamo alle regioni centrali in generale, ma segnatamente ad alcuni settori, come la Toscana e l'alto Lazio, aree ove potrebbero manifestarsi fenomeni nevosi localmente fin sul piano. Neve che potrebbe imbiancare città come Viterbo e Firenze, anche se restano da valutare le tempistiche circa l'arrivo del sistema perturbato. Valuteremo nei prossimi giorni tale dinamica più dettagliatamente.
Rinaldo Cilli, MeteoPortaleItalia
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