Analisi Meteorologica

NEVE a ROMA nel BREVE e MEDIO termine: speranze ridotte al lumicino. ECCO I PERCHE'

{module [501]}Non lasciano spazio a speranze le ultime emissioni modellistiche per quanto riguarda eventuali precipitazioni nevose sulla Capitale nel breve e nel medio termine meteorologico.

A meno di improbabili e repentini cambiamenti dell'ultima ora, sarà assai difficile che la neve faccia la sua comparsa al piano su Roma.

Ma vediamo insieme, con l'ausilio delle mappe del tempo di meteogionale.it, quali sono i momenti topici in cui Gfs vede avvicinarsi le precipitazioni nevose in prossimità della Capitale senza però raggiungerla.

Il 3 di febbraio 2013 e quindi nel breve termine, nevicate che a causa dell'irruzione di aria fredda di origine artico marittima si porteranno su quote basse in molte zone d'Italia, ma non su Roma.

Nell'illustrazione esemplificativa vediamo come nonostante la posizione favorevole del minimo barico sul Tirreno, la temperatura sia già di un grado centigrado a 850 hPa (per convenzione 1500 metri circa) e quindi notevolmente più alta di una termica ritenuta al limite del favorevole alle precipitazioni nevose al piano come quella di -4°C, a volte ampiamente insufficiente anch'essa in presenza di venti troppo meridionali nelle prime quote atmosferiche. A causa dei basi valori di geopotenziale gli 850 hPa si trovano a 1220 metri di quota.

Questa la mappa della quota dello zero termico, che come vediamo sarà piuttosto alta nei pressi di Roma a circa 1400 metri dal suolo. Precipitazioni nevose possibili quindi sino a 1100-1200 metri, a causa dello sfondamento verso il basso dell'aria fredda in quota in precipitazione verso il suolo.

Ecco invece la mappa delle precipitazioni nevose previste nelle vicinanze della Capitale per le ore iniziali della nottata del 3 di febbraio.

Passiamo poi alla giornata del 6 di febbraio 2013 alle ore 18, entrando quindi nel medio termine.

Siamo in presenza di un minimo barico sia sul versante tirrenico che su quello adriatico, ma la temperatura in bassa Troposfera ( 850 hPa-per convenzione 1500 metri circa ) è di -3 gradi centigradi, valore di solito non sufficiente a permettere la comparsa di precipitazioni nevose al suolo benchè gli 850 hPa si trovino a soli 1340 metri di quota a causa dei bassi valori di geopotenziale.

Questa la mappa della quota dello zero termico, che come vediamo sarà sugli 900 metri su Roma. Precipitazioni nevose possibili quindi sino a 600/700 metri, localmente anche a quote leggermente più basse, a causa dello sfondamento verso il basso dell'aria fredda in quota in precipitazione verso il suolo.

Ed ecco la mappa delle precipitazioni nevose previste nelle vicinanze della Capitale per le 18 del 6 di febbraio.

Nella stessa giornata, alle 21, il minimo barico si sarà trasferito sul versante adriatico. In questo modo, visto il moto antiorario delle basse pressioni, le nubi e quindi il flusso perturbato tendono a provenire da est, incontrando sul proprio percorso la catena appenninica, che funge da barriera alla propagazione sia delle nuvole che dei fenomeni precipitativi sul lato tirrenico. A causa dei bassi geopotenziali gli 850 hPa si troveranno a 1340 metri dal suolo.

In contemporanea la temperatura a 850 hPa a -4°C si porterà su valori al limite del favorevole per precipitazioni nevose al livello della pianura.

Attenzione: è questa una delle date da monitorare con attenzione, in quanto una variazione di posizione del minimo barico, che fosse presente anche sul lato tirrenico, potrebbe favorire possibili nevicate anche sulla Capitale.

Non avendo a disposizione la carta della quota dello zero termico per le 21 del 6 febbraio, passiamo direttamente alla mappa delle precipitazioni nevose previste nelle vicinanze della Capitale.

E vediamo insieme l'insieme di informazioni che abbiamo a disposizione ad oggi per l'ultima data che esaminiamo e ciò quelle del 7 febbraio 2013 alle ore18.

Vediamo come le condizioni sfavorevoli siano due.

Temperatura di -3 gradi a 850 hPa, che a quella data si troverebbero a 1360 metri a causa dei bassi geopotenziali e minimo barico sul lato tirrenico ma troppo meridionale.

Ciò comporta che seguendo il normale moto antiorario delle depressioni, le nubi e i fenomeni sarebbero costretti ad arrivare da nord-est, incontrando anche in questo caso lo sbarramento costituito dagli Appennini alla loro propagazione sul lato tirrenico della Penisola.

Eccolo lo zero termico sulla Capitale intorno ai 900-1000 metri, con conseguenti precipitazioni nevose sino intorno ai 700 metri di quota, sempre a causa dello sfondamento verso il basso dell'aria fredda in quota in precipitazione verso il suolo.

Infine ecco la mappa delle precipitazioni nevose previste nelle vicinanze della Capitale.

E con quest'ultima mappa che si è già spinta a 156 ore e quindi prossima alla fine del medio termine, ci salutiamo, dandoci appuntamento alle prossime emissioni modellistiche, nella speranza di vedere variazioni nelle mappe di previsione che possano dare corpo alla speranza di possibili nevicate su Roma per la gioia dei tanti amanti dei paesaggi cittadini imbiancati.

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