Analisi Meteorologica

FREDDO e NEVE investono l'Italia, ci attendono due giorni dal sapore POLARE. Poi si ricompatta il VORTICE POLARE, torna la pioggia entro metà mese

Sta transitando la perturbazione numero tre di questo mese di Dicembre e le prime precipitazioni stanno coinvolgendo in maniera diffusa le regioni settentrionali e quelle centrali tirreniche. Sta nevicando in alcune zone del Nord, Aosta è imbiancata da una forte nevicata, mentre entro sera anche l'estremo Nord-Est verrà coinvolto.

Ci troviamo difronte ad una fase meteorologica che risente ancora in maniera decisa dello Split del Vortice Polare verificatosi negli ultimissimi giorni del mese di Novembre. Gli effetti si stanno tutt'ora osservando sul Continente europeo e ne avremo probabilmente per altre tre-cinque giorni.

Nel corso dei prossimi giorni accadrà che un profondo sistema depressionario attraverserà la nostra Penisola dando vita ad un intenso peggioramento del tempo dapprima sulle regioni settentrionali, poi più giù, gradualmente, anche su quelle del versante tirrenico, ove la fenomenologia tenderà ad intensificarsi nel corso della serata.

Al Nord, viste le bassissime temperature, ci attendiamo delle nevicate diffuse localmente fino a quote pianeggianti e che dal Nord-Ovest si trasferianno, entro la serata, anche al Nord-Est, risultando localmente di moderata intensità.

Nella giornata di domani, sabato, la perturbazione scivolerà verso le regioni meridionali, apportando un significativo peggioramento soprattutto tra Calabria tirrenica, Sicilia settentrionale e Puglia, le zone che probabilmente risentiranno della fenomenologia più marcata e persistente. Migliora, seppur con nubi residue, al Centro-Nord.

Domenica sarà una giornata di chiaro stampo invernale su gran parte della nostra Penisola. Il vortice di bassa pressione tenderà a posizionarsi in prossimità dei Balcani meridionali, favorendo l'ingresso di correnti molto fredde direttamente dai territorio europei più orientali.

Sarà instabilità marcata soprattutto tra il Sud, la Sicilia e le regioni del versante Adriatico, ove sono previsti rovesci deiffusi e nevicate localmente fino a bassissima quota. I fiocchi cadranno moderati sulle colline al di sopra dei 200-300 metri, ove si registreranno accumuli significativi, mentre più sporadici potremo osservarsi anche lungo le coste di Marche, Abruzzo e Molise.

Venti freddissimi da nord e clima rigido invernale, ovunque.

Lunedì migliora su quasi tutto il nostro Paese, ma le condizioni climatiche proseguiranno complessivamente a mantenersi fredde invernali. Residua instabilità mattutina sulle estreme regioni meridionali, con fiocchi di neve fino a bassa quota sui monti siculi e calabro-lucani. Forti gelate al Centro-Nord.

Poi le cose, da un punto di vista configurativo, subiranno un radicale mutamento in territorio europeo. Un nuovo nucleo d'aria gelida, dalla Groenlandia, si metterà in modo verso la Scandinavia e da lì, intorno agli inizi della prossima settimana, tenderà lentamente a muoversi verso sud.

Stando alle recenti proiezioni modellistiche il nucleo non dovrebbe avvicinarsi più di tanto alla nostra Penisola, con il gelo che resterebbe così confinato oltre la barriera alpina. Stanno tuttavia emergendo continuamente dei particolari interessanti circa questa dinamica, come ad esempio la formazione di un'area basso pressioria sui nostri mari orientali nella giornata di martedì.

Se confermata (possibilità comunque medio-bassa al momento), si avrebbero nuovi apporti nevosi fino a bassissima quota sia al Sud che sulle regioni del versante Adriatico, mentre altrove, ad eccezione di un clima comunque rigido, proseguirà la fase stabile e soleggiata (ci torneremo).

Tra mercoledì 12 e giovedì 13 comunque dovrebbe materializzarsi l'invadenza perturbata oceanica che da giorni abbiamo individuato nelle nostre recenti analisi. Il ponte anticiclonico che sta resistendo e resisterà anche nei prossimi giorni, cederà gradualmente il posto a correnti d'aria più umida ed instabile proveniente dall'Atlantico, con invasione perturbata per l'Europa centrale, occidentale e meridionale.

Analizzando a fondo questa dinamica dunque confermiamo il ritorno della pioggia entro la prima metà del mese, con aria più mite a scacciare il freddo polare presente sul comparto centrale del Mediterraneo. Resiste al momento l'ipotesi neve al Nord-Ovest per la resistenza di un cuscinetto freddo nei bassi strati, ma anche di questo torneremo ad occuparcene nei nostri prossimi aggiornamenti.

In conclusione: la fase fredda o molto fredda che ci sta ormai accompagnando da diversi giorni insisterà ancora almeno fino al 10/12 di Dicembre, poi gradualmente lo scenario barico andrà mutando a favore del ritorno delle piogge. Il Vortice Polare (ora in crisi, come evidente nella mappa situata in basso), tornerà lentamente a riprendersi e tenterà un ricompattamento (importante per il prosieguo stagionale).

Anche se emergono evidenti dispatrie tra quote stratosferiche e troposferiche, crediamo che il ricompattamento del Vortice Polare possa comunque andare in porto, caratterizzando quanto meno la parte centrale del mese corrente.

Probabilmente gli effetti li avvertiremo almeno fino al periodo natalizio, quando poi crediamo in una nuova, successiva crisi che andrebbe a rimescolare completamente e totalmente le carte. Staremo a vedere. Da non escludere quindi una nuova ondata di freddo intenso entro la fine dell'anno.

Rinaldo Cilli{jacomment on}

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