Analisi Meteorologica
MALTEMPO Italia, ecco tutto quello che c'è da sapere
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- Pubblicato 14 Maggio 2015
- Scritto da Luca Angelini
Ormai ci siamo, siamo giunti alla resa dei conti. Tutta l'attenzione è per la sfuriata fresca del week end, che si fregerà di riportare la normalità stagionale sul bacino del Mediterraneo, troppo spesso influenzate dalle "scorribande" nord-africane. L’immagine satellitare situata qui a fianco ci permette di cogliere i semi del peggioramento ormai in procinto di raggiungere l'arco alpino occidentale.
La manovra chiave si compierà come sempre lontano dai nostri lidi, in atlantico in uscita dal Canada, dove la biforcazione del Getto Polare va ad infarcire due flussi portanti; uno primario che si involve a disegnare due saccature: la prima in allontanamento verso la Finlandia, la seconda in avvicinamento progressivo alla Francia. Tra le due c'è un campo di alta pressione che si infila sulle Isole Britanniche, apportando un massimo relativo costringendo la saccatura atlantica a staccare un cut-off, che vediamo oggi al largo delle coste francesi nord-occidentali.
Proprio quest’ultimo soggetto sinottico, agganciato dal ramo secondario del getto, lanciato a discreta velocità intorno al 45° parallelo, si porterà in maniera molto rapida verso il golfo Ligure, per poi scivolare nel corso del week end lungo il Tirreno e poi sul Canale di Sicilia. Proprio nel fine settimana il flusso primario chiuderà, accelerando sulla Mitteleuropa e costringendo il cut-off ad attraversare l'intera Italia. Si innescherà così il guasto meteorologico che andiamo ora a descrivere nei minimi dettagli.
Le previsioni: nella serata di oggi (giovedì) la parte più avanzata del fronte di irruzione fredda (perturbazione n.1) si porterà sulle Alpi per poi sfondare nella notte di venerdì 15 su parte del Settentrione, ove si registrerà pertanto un rapido peggioramento.
Inizialmente le correnti tese in quota addosseranno le precipitazioni più rilevanti a ridosso di Alpi, Prealpi e Liguria di Levante poi, nel corso della giornata, l’approfondimento ulteriore del minimo ciclonico al suolo sul golfo Ligure frenerà la perturbazione facendola quindi inarcare con il suo settore occluso sulla verticale delle nostre regioni settentrionali, ove le precipitazioni diverranno ancor più diffuse, assumeranno carattere temporalesco, saranno intense e accompagnate da locali, spesso forti eventi grandinigeni.
Intanto il ramo freddo proseguirà il suo cammino verso il Centro Italia, riuscendo probabilmente a portare qualche rovescio anche sulla Toscana, ma la sua corsa verrà interrotta dall’alta pressione che ancora insiste sul resto d’Italia e finirà per indebolirsi e poi dissolversi. Non si esclude quindi qualche pioggia sporadica, nel pomeriggio di venerdì, anche su Marche ed Umbria, ma per il momento non si andrà oltre.
L'epilogo: la questione si risolverebbe in questo modo se non fosse per il carico di aria fredda in quota, legato all’ingresso del vortice che nel frattempo avrà guadagnato terreno verso la Sardegna.
Siamo nella mattinata di sabato e la traccia di questo impulso freddo è quella linea bianca tratteggiata (oggi sul golfo di Biscaglia, vedi cartina) che identifica un fronte temporalesco diretto verso l’Isola e il Sud, dove genererà un peggioramento parallelo che abbraccerà la giornata di sabato 16. La fenomenologia risulterà comunque meno intensa e diffusa rispetto a quella prevista sulle regioni del Nord, ove anche nella giornata di sabato si potranno sperimentare condizioni di marcata instabilità, con una recrudescenza temporalesca dopo la relativa pausa della mattinata.
Giungiamo quindi a domenica 17, momento in cui il vortice di bassa pressione avrà ormai raggiunto la Sicilia, ove si concentrerà per gran parte della giornata generando rovesci anche a sfondo temporalesco, con coinvolgimento parziale anche del sud della Calabria. L’aria fredda frattanto avrà invado già il Nord e il Centro, determinando un brusco crollodelle temperature (fino a 10 gradi in meno rispetto ai valori attuali) e un generale aumento della pressione e dunque un miglioramento, in un contesto climatico finalmente in linea con la media stagionale.
Lunedì 18 persisterà una residua instabilità sparsa sulle regioni meridionali peninsulari, alle prese con le ultime propaggini del vortice, ormai prossimo ad attraversare lo Ionio e a proseguire le sue scorribande in territorio greco.
Luca Angelini
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