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Analisi METEO: verso la prima, intensa FIAMMATA africana?

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Prognosi ancora da sciogliere, ma...

caldo africano 1 ipotesi palermoIn meteorologia non esistono certezze è vero, specialmente quando scolliniamo i fatidici tre giorni previsionali, quelli in cui mediamente è possibile sbilanciarsi in una previsione con una percentuale medio-alta di realizzazione. Se invece preferiamo andare oltre è bene consultare i modelli probabilistici, che ci mostrano invece linee di tendenza che vanno anche oltre i 10-15 giorni.

Ma verosimilmente questi modelli sono molto utili per comprendere, a medio-lungo raggio, come potrebbero svilupparsi le mosse successive dell'atmosfera, interpretando i segnali che giungono dall'evoluzione sinottica. Ovviamente si parla pur sempre di ipotesi, questo è vero, ma come tali è sempre bene (o comunque interessante) capirne la dinamica strutturale.

Prima di parlarne, però, facciamo un passo indietro e andiamo a dare uno sguardo a ciò che sta accadendo in queste ore sull'Italia, perchè poi da qui ci agganceremo alla successiva evoluzione, avendo notato nelle carte modellistiche un punto di svolta importante. La forte perturbazione atlantica tanto menzionata negli ultimi giorni ha oramai raggiunto il bacino del mar Mediterraneo e nelle prossime 12-24 ore darà vita ad una fase di forte maltempo che coinvolgerà tutta l'Italia.

L'area di bassa pressione, che fa capo ad un profondo vortice depressionario centrato poco a nord spaghi roma fiammata caldadella Scozia, si muoverà molto rapidamente verso i Balcani, tanto da posizionare il proprio rotore principale (martedì) sulle regioni del medio versante Adriatico. Da quella posizione, è noto, attiverà forti venti di Maestrale al Centro Sud, di fohn invece per quanto riguarda il Nord, ove il tempo di fatto tenderà a migliorare (dapprima ad ovest, poi via via anche ad est, a fine giornata).

Sarà un peggioramento piuttosto incisivo, porterà non solo piogge forti accompagnate da diffusi, ma spesso violenti temporali, ma sarà seguita da aria via via sempre più fresca, capace di generare un deicso calo termico ovunque responsabile del ritorno della neve sui rilievi, seppur a quote alte. Uno schiaffo (se così vogliamo chiamarlo) alla primavera, che comunque ci ha spesso abituati a simili scenari meteo-climatici, specie negli ultimi anni.

Che cosa accadrà dopo? Mercoledì il tempo migliorerà al Centro Sud grazie al rinforzo dell'alta pressione, anche se durante le ore pomeridiane non mancheranno improvvisi temporali, specie sui rilievi. Generale aumento termico specie nei valori massimi, mentre farà un pò fresco per quanto concerne le primissime ore del mattino. Il Nord, ancora sotto il tiro di aria umida oceanica, vedrà più caldo africano 1 ipotesi palermonubi e più note d'instabilità, con frequenti rovesci e/o temporali soprattutto nelle zone montuose.

Giovedì 30 e venerdì 1 Maggio ancora flusso umido oceanico al Centro Nord, con rischio temporali soprattutto all'estremo Settentrione (specie Nord Est) e in parte anche al Centro (giovedì), mentre il Sud godrà di tempo buono, con temperature miti vicine ai +25/+26°C. Nel week end tra il 2 e il 3 di Maggio la situazione migliorerà ovunque grazie al rinforzo dell'alta pressione, ma qualche residuo, improvviso temporale sarà pur sempre possibile sulle Alpi nord-orientali.

E qui ci riagganciamo all'ipotesi di cui parlavamo in apertura editoriale; osservate le cartine allegate a questo articolo, relative agli spaghi per le città di Roma e Palermo. Dopo una fase climatica in generale in linea con la media del periodo (anche leggermente inferiore in Sicilia a causa del Maestrale di domani) seguirà un graduale innalzamento dei valori a partire proprio dai primi giorni di Magio. Intorno al 5-6 del mese si raggiungerebbe il massimo della scaldata, che vedrebbe termiche a 850 hPa approssimarsi intorno ai +20/+22°C.

Una fiammata africana in bello stile quella che ci propongono le emissioni probabilistiche dei modelli. La dinamica (che bisognerà poi confermare e/o smentire) vede un vortice di bassa pressione dirigersi dall'Atlantico verso il Portogallo, andando a "pescare" una saccatura nord-atlantica in discsa dalle Isole Britanniche. Questo aggancio tra le due strutture si realizzerà molto a sud, fin quasi le coste occidentali del nord Africa, con conseguente richiamo caldo sub-tropicale verso il Mediterraneo e l'Italia. Ci torneremo, ad ora comunque l'ipotesi del primo, vero caldo estivo non va affatto accantonata.

Rinaldo Cilli

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