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Da martedì arriva ARIA GELIDA dalla Russia, ancora incertezze sulla traiettoria della colata. I DETTAGLI

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Da martedì arriva ARIA GELIDA dalla Russia, ancora incertezze sulla traiettoria della colata. I DETTAGLI

Dettagli: Categoria principale: Monitoraggio & Analisi modelli; Categoria: Analisi Meteorologica; Pubblicato 21 Novembre 2013; Scritto da Rinaldo Cilli

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All'inizio della prossima settimana aria gelida raggiungerà l'Italia; cosa aspettarci? Le ultime.

Nel corso degli ultimi giorni la situazione meteologica si è fatta particolarmente interessante dal punto di vista configurativo; da una parte ritroviamo un nucleo d'aria molto fredda prossimo ad invadere l'Italia, dall'altra invece aria gelida artica in procinto di "tuffarsi" verso l'est Europa.

Tutto accadrà nel giro di pochissimi giorni, tra il week-end e l'inizio della prossima settimana, quando i modelli calcano la mano sull'avvento di aria gelida russa verso il nostro Paese. Situazione ancora incerta, ma che gradualmente si fa sempre più chiara in tutti i suoi dettagli.

Ma andiamo con ordine; tra oggi e domenica si compirà l'assalto freddo polare verso il cuore del Mediterraneo. Non appena l'aria fredda raggiungerà i nostri mari darà vita alla formazione di un vortice depressionario che ingloberà nella sua spirale instabile gran parte del nostro Paese.

Pioverà, a tratti intensamente, in gran parte del Centro-Sud, Isole, regioni del versante tirrenico soprattutto e gran parte dell'estremo Settentrione, con nevicate copiose lungo la catena alpina a quote via via sempre più basse, fino a raggiungere i 500-600 metri (anche più in basso sui settori occidentali e nord-occidentali, tra Valle D'Aosta e Piemonte).

Il calo termico sarà deciso anche sul resto dell'Italia, fondamentalmente avvertibile in concomitanza dei rovesci precipitativi più intensi. La neve si abbasserà di quota anche sull'Appennino centrale ed entro domenica raggiungerà i 900-1100 metri, cadendo a tratti anche abbondante.

Tra domenica e lunedì il vortice di bassa pressione si sposterà verso il Sud e allo stesso tempo subirà un progerssivo indebolimento. Muovendosi in direzione del comparto balcanico attirerà a se aria molto fredda di origine artica che intanto spingerà tramite una ptrofoda saccatura verso l'Europa orientale, che piomberà nel gelo.

L'aria fredda, in tal modo, riuscirà ad affluire fin verso il nostro Paese, ma appare ormai scontato (o quasi) che ne risentiremo solo in maniera parziale, tramite tesi venti orientali che si attiveranno imperiosi tra il versante Adriatico e il resto del Centro-Sud.

Restano ancora da valutare eventuali effetti precipiativi (che se presenti non faranno di certo fatica ad assumere carattere nevoso fino a quote bassissime sui settori orientali) e, importantissima, l'esatta traiettoria della colata fredda. Per ora regna l'incertezza, ma cresce la quotazione per un periodo molto freddo in arrivo sulla nostra Penisola.