Oceanologia

Clima e oceani:Quali dati dell'AMOC troveranno i ricercatori del RAPID questo autunno?

Gli oceanografi del National Oceanography Centre di Southampton, insieme ai colleghi del centro RAPID, hanno utilizzato dati provenienti da boe dell'oceano sui lati orientale e occidentale dell'Oceano Atlantico a 26 N, per controllare la forza dell'Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) .

Ciò ha portato a un notevole, e senza precedenti, serie temporale di 10 anni di questo indice chiave del clima (linea nera nella ricostruzione della seconda immagine), che è strettamente legato al trasporto di calore dell'oceano Atlantico e, come tale, di grande importanza per il clima dell'Europa occidentale, nonché dell'intero globo. Le osservazioni hanno rivelato grandi variazioni di ampiezza nell'AMOC su tutte le scale temporali, insieme a un apparente declino nel corso dei dieci anni, e significativi indebolimenti in molti inverni recenti. Questo autunno la squadra di ricerca raccoglierà ulteriori 18 mesi di dati dagli ormeggi con boe oceaniche.

Ma che cosa potrebbe scoprire da questo ultimo gruppo di dati, che ci raccontano la forza dell'AMOC?

Presso l'Università di Oxford, gli scienziati hanno lavorato per ricostruire la serie temporale della variabilità AMOC, sulla base della loro conoscenza di come i flussi dei venti, di calore e di acqua dolce sopra l'Atlantico sono cambiati nel corso degli ultimi decenni, combinati con la comprensione di come sia sensibile l'AMOC, è a variazioni di queste quantità. Hanno usato un modello marino aggiunto per determinare la sensibilità dell'AMOC alla superficie con le forzanti del vento, calore e acqua dolce per tutto il globo, e i precedenti 15 anni.

Hanno poi osservato il "forcing" delle anomalie su questi modelli di sensibilità; solo forzanti sulle anomalie che si proiettano fortemente nello spazio e nel tempo sui campi, generano sensibilità nella variabilità dell'AMOC.

La nostra serie temporale ricostruita dell'AMOC (linea arancione nell'immagine sopra) riproduce con successo la maggior parte della variabilità interannuale nella serie storica osservata dell'AMOC; queste fluttuazioni di breve scala cronologica sono dominate dalla forzatura del vento (compresi, ma non limitatamente, alle anomalie di Trasporto di Ekman). Tuttavia, la tendenza decennale nella serie storica AMOC non è ben catturata dalla ricostruzione. Questa è più una scala cronologica di risultati della variabilità della risposta integrata del mare per riscaldare flussi sulla subpolare del Nord Atlantico, almeno degli ultimi due decenni, e ancora i modelli oceanici non sono in grado di rappresentare con precisione la regolazione del mare con le forzanti anomale su tali tempi.

Poiché le rianalisi dei dati NCEP II sui dati della forzatura atmosferica sono disponibili fino a giugno 2015, le serie storiche ricostruite dell'AMOC si estendono di 15 mesi oltre la fine delle osservazioni dirette del tratto di circolazione superficiale atlantica. I ricercatori hanno una ragionevole fiducia che quella porzione della variabilità sia guidata dal vento (linea blu nell'immagine sopra), e hanno quindi "previsto" che il team del RAPID scoprirà che la media AMOC in questo periodo è stata pari a quella nel corso degli anni precedenti (un piccolo aumento di 0,3 ± 0,2 Sv sopra la media del 2009-2014). Inoltre hanno in previsione che i dati RAPID non riveleranno alcuna prova di un grande "tuffo" nell'inverno 2014-2015 l'inverno; al contrario si aspettano di trovare che l'AMOC avrà raggiunto un massimo nel mese di novembre-gennaio.

La squadra di ricerca del RAPID pubblicherà il loro aggiornamento della serie storica dell'AMOC all'inizio del 2016.

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