Analisi & Monitoraggio Teleconnessioni
Il NAM volta le spalle all'Africano e punta sull'instabilità per maggio. Sarà così?
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- Pubblicato 24 Aprile 2012
- Scritto da Luciano Serangeli
Manca un elemento importante a questa analisi teleconnettiva e cioè il monitoraggio della seconda decade di aprile dell'avanzamento della Linea di Convergenza Intertropicale, anche conosciuta come ITCZ ( InterTropiacl Convergence Zone ).
Il NOAA non ci ancora concesso questo onore e quindi ci limiteremo a fare una valutazione delle implicazioni meteorologiche sulle nostre regioni temperate, in base a quello che è il valore del NAM ( North Annular Mode ) e soprattutto della sua linea di tendenza nell'ultimo perido gennaio-aprile 2012.
Per fare ciò ci avvarremo della comparazione tra la situazione di questo indice climatico nello scorso anno e quella del 2012 che stiamo vivendo.
A tal fine vi ho preparato la sottostante tabella comparativa, che di per se dimostra due situazioni diametralmente opposte, tra quella estremamente stabile e siccitosa dello scorso anno in questo periodo e quella dinamica e instabile del 2012.
Per comprendere il tutto sarà sufficiente leggere le semplici didascalie informative poste sulla sinistra delle due mappe del NAM 2011 e 2012 messe a confronto.
Attenzione però a non sottovalutare un fattore essenziale e cioè:
Anche nel caso di un protrarsi del riscaldamento della colonna d'aria Troposfera- Stratosfera ( valore del NAM negativo evidenziato in rosso ), bisognerà determinare l'opposizione che potrà esercitare dalle regioni subtropicali un'eventuale Linea di Convergenza Intertropicale ( ITCZ ) in salute e quindi spinta molto a Nord rispetto alla posizione media statistica.
In questo caso le ondulazioni cicloniche ( Onde di Rossby ), generate dal Vortice Polare in cedimento verso sud a causa di un valore negativo del NAM, trovandosi di fronte tale forte ostacolo, potrebbero essere costrette a deviare la loro traiettoria in pieno Oceano Atlantico, nella classica posizione che le vuole stazionare di fronte alle coste della Penisola Iberica e quelle nordoccidentali del Nord Africa.
Il tal caso il ramo risalente orientale di tali depressioni oceaniche, non farebbe altro che pescare aria calda dalle latitudini subtropicali e redistribuirla ad alimentare il ramo occidentale caldo di un potente e avanzato Anticiclone Subtropicale Africano, fautore delle ben note ondate di caldo umido sul nostro Paese, conosciute col nome di "bolle africane".
Anche al riguardo ecco una semplice illustrazione didattica.
A questo punto non resta che attendere la prossima pubblicazione sullo stato di avanzamento dell'ITCZ da parte del NOAA, relativa alla seconda decade di aprile, per capire se l'ipotesi di una ripresa della fase instabile nel mese di maggio resti tale e cioè solo un'ipotesi o una probabilità abbastanza attendibile.
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