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Piccolo TORNADO si abbatte su Marina di Ginosa, ecco perchè sono cosi frequenti sul tarantino con lo SCIROCCO
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- Pubblicato 12 Novembre 2014
- Scritto da Daniele Ingemi
Anche la Puglia è stata una delle regioni colpite dall’ondata di maltempo che ormai da giorni funesta gran parte del territorio nazionale. All’alba di oggi, una tromba d’aria ha colpito le campagne attorno Marina di Ginosa, proseguendo la sua corsa nella pianura del Metaponto pugliese, a pochissimi chilometri di distanza dal confine con la Basilicata.
Purtroppo il vortice, durante il suo passaggio, ha prodotto notevoli danni scoperchiando tetti di abitazioni e abbattendo muri in cemento. La furia della tromba d’aria, risalita con molta probabilità dal mare, ha sradicato anche alberi di grosso fusto e danneggiato diverse autovetture. Dai danni, purtroppo gravi, pare che si sia trattato di un piccolo tornado, classificabile come un F-1 o un F-2 della scala Fujita.
Ma senza reperti fotografici o altri elementi vaghiamo sempre nel campo delle ipotesi. Quel che è certo è che il territorio pugliese, in particolare la costa ionica del tarantino, rimane particolarmente esposta a fenomeni vorticosi di una certa intensità, ogni qual volta dallo Ionio risale un sostenuto o intenso flusso sciroccale. Non si tratta di un caso isolato, visto che era già successo negli anni scorsi.
Su tutti spicca il tornado che il 28 Novembre 2012 si è abbattuto su alcuni quartieri di Taranto, causando ingentissimi danni e purtroppo anche una vittime all’interno dello stabilimento dell’ILVA, che si trovo nella traiettoria dell’impressionante vortice, classificato proprio come un F-3. Anche in quell’occasione intervennero dei fattori a mesoscala che incentivarono lo sviluppo del tornado.
Difatti, ogni qual volta il flusso sciroccale penetra all’interno del Golfo di Taranto, quest’ultimo interagendo con la locale morfologia costiera del tarantino subisce importanti deviazioni rispetto le originali caratteristiche che esso presenta. Proprio all’altezza di Taranto una parte del flusso dei venti da SE e S-SE, che risalgono dallo Ionio, tende ad entrare all’interno dell'ampia insenatura antistante la città pugliese, innescando in seno ad esso significative rotazioni antiorarie che a volte, se associate al passaggio di sistemi temporaleschi ben organizzati, possono degenerare in veri e propri fenomeni vorticosi, che dal mare vanno ad effettuare il “landfall” lungo le coste del tarantino, se non addirittura sulla stessa città di Taranto.
Probabilmente anche nel caso del piccolo tornado abbattutosi su Marina di Ginosa, il moto rotatorio innescato dall’insenatura antistante Taranto, ha messo giù le basi per lo sviluppo di questo nuovo fenomeno vorticoso sulla costa tarantina.
Daniele Ingemi
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