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Roma e il Lazio si svegliano sotto grandine e temporali sparsi: la situazione

Dettagli: Categoria principale: Temporali & Co; Categoria: News temporali; Pubblicato 07 Febbraio 2013

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{module [501]}La Capitale si è svegliata sotto nubi cumuliformi ad alto sviluppo verticale, con forti boati e frequenti rovesci di grandine (e addirittura gragnola) in serie, con accumuli fino a 20 mm: vediamo cosa è successo nei dettagli.

Fin dalle primissime ore della notte una serie di rovesci a sfondo temporalesco si è abbattuto sulla città di Roma e sul litorale, ma con episodi di grandine sparsi, anche sulle zone interne. In alcuni casi i tuoni sono stati davvero forti e duraturi. La grandine ha causato qualche problema sulla zona dei Castelli Romani, in particolare tra Genzano e Ariccia, con accumuli al suolo anche di 3-4 cm al termine dei rovesci.

Il tempo è divenuto ancora più instabile dopo le ore 05, a seguito dell'ingresso di aria molto fredda a 500 hPa: l'elevato gradiente termico verticale, unito ad un minimo barico da 996 hPa sotto la costa del Lazio, hanno fatto si che si formassero nuovi temporali nei pressi del Lazio. Il più delle volte questi fenomeni sono stati molto veloci, ma gli accumuli non hanno faticato a raggiungere i 15-18 mm, soprattutto sulle zone Nord e Ovest della città.

Con l'ingresso dell'aria fredda in quota, e grazie alla presenza dei temporali (che, grazie alle loro correnti discendenti contenute al loro interno) la quota neve è scesa drasticamente, fino a sfiorare i 350 metri per le ore 9. La neve è caduta sulle Rocche (spolverata anche a Rocca di Papa) e sul viterbese: fiocchi a Viterbo, Valentano, San Lorenzo e a Labico. Qualche fiocco di neve si è spinto anche nelle vallate ciociare, con neve moderata segnalata ad Anagni.

Tra le 8 e le 11 sulla città di Roma i rovesci sono stati accompagnati da attività elettrica, e assieme a grandine e pioggia alcune zone hanno assistito a rovesci di gragnola-neve tonda, con una temperatura di circa 4°C.