Didattica temporali
Tra incudine e martello... Deboli temporali in Sardegna ma gli unici due della giornata in Italia
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- Categoria: Didattica temporali
- Pubblicato 30 Novembre -0001
- Scritto da Roberto Viccione
Oltre ogni ragionevole previsione, oggi, la Sardegna è stata teatro di formazione di due strutture temporalesche. La singolarità non sta tanto nella straordinarietà dell'evento. Si sono infatti trattati di due deboli temporali di modesta entità. Più singolare, invece, la coincidenza di essermi trovato alle ore 15.00 circa proprio nel mezzo di essi e notare che sono stati gli unici sull'intero territorio italiano. Spero perciò di fare cosa gradita carrellandovi le immagini reali di quanto potrete notare osservando la mappa satellitare.
Evidenzio i due temporali con la lettera A (quello a nord, a singola cella) e B (quello a sud, a singola cella) per la successiva carrellata di immagini:
Trovandomi in posizione perfettamente mediana tra i due deboli temporali ho potuto scattare alcune interessanti immagini:
Immagine temporale a singola cella A (nord) nel suo stadio di formazione. Si noti la sommità del cumulo ricurva, spinta da considerevoli correnti in quota:
Immagine temporale a singola cella A (nord). La sommità del cumulo, sottovento, produce il caratteristico effetto virga:
Immagine temporale a singola cella A (nord). Ancora nella sua fase evolutiva, il congesto, alla base, mostra un vistoso inflow che alimenta il cumulo:
Immagine temporale a singola cella A (nord). Una panoramica della base del cumulo con il suo modesto inflow:
Immagine temporale a singola cella A (nord). Questa immagine (stadio di dissolvimento) giustifica, in parte, la denominazione della struttura nuvolosa. Pur non essendo evolutosi in cumulonembo questo modestissimo cumulo congesto ha prodotto pioggia breve e non intensa ma ha originato un paio di scariche elettriche nella sua fase culminante. Quanto basta a fregiarsi del nome di temporale (a dire il vero il più "timido" che abbia mai visto) ed acquisire il minimo grado della sua scala d'intensità.
Molto più interessante la situzione a sud del mio punto di osservazione. I temporali che potrete osservare nelle immagini successive hanno originato diverse scariche elettriche. Tuttavia l'attività elettrica è risultata essere molto contenuta.
Immagine temporale a singola cella B (sud). Il cumulonembo è maturo e l'incudine mostra una sommità ancora in piena fase di sviluppo. Altre celle si formano sul lato sopravento mostrando una sorta di debole flanking line. Proprio la scarsa intensità di essa impedisce al temporale di conformarsi come multicella:
Immagine temporale a singola cella B (sud).E' ben visibile l'overshoting top sulla sommità dell'incudine:
Una carrellata d'immagini del temporale: si noti la base del temporale piuttosto elevata. E' un inequivocabile segnale di bassa intensità di precipitazioni e di scarsa produzione di scariche elettriche.
Questo pennacchio di nube che potete osservare nell'immagine seguente è il preludio alla formazione di un piccolo cumulonembo illustrato nelle immagini successive:
Dopo il dissolvimento del primo cumulonembo un secondo cumulonembo (quello che era solo un pennacchio di nube) prende posto nello stesso spazio aereo. E' importante, in questi casi, non fare confusione con altre tipologie temporalesche. NON si tratta di temporale a multicella, in quanto manca la caratteristica peculiarità di operatività contermine di più celle mature e ravvicinate tra loro.
Un'ultima panoramica a testimonianza della discreta imponenza del nuovo cumulonembo, tuttavia, meno sviluppato e meno intenso del primo, come si può notare dalla mancanza di un overshoting top sulla sommità dell'incudine. Un particolare da cui si evince sicuramente la minore spinta dell'updraft al suo interno.
Roberto Viccione
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