Storia dei terremoti in Italia

5 giugno, monitoraggio sismico. Analisi della "calma" Emiliana. Scosse nel Sannio

Dopo numerose giornate passate all’insegna di un’elevata criticità dal punto di vista sismico, la nostra Penisola ha vissuto 24 di relativa calma. Anche per quanto riguarda la sequenza Emiliana infatti, è stata registrata una diminuzione sostanziale di eventi sia di magnitudo che di intensità su tutto l’arco temporale. Il sistema di faglie esteso su un’asse diagonale ONO-ESE ha rilasciato energia fino a M2,8 sul suo settore centro-occidentale. Alcuni eventi strumentali hanno toccato il bordo più estremo al confine con la provincia di Reggio Emilia.

Osservando gli eventi pertanto si evince uno stress minore anche dal punto di vista strumentale. I movimenti tellurici avvertibili solo in prossimità dell’epicentro infatti sono stati inferiori al normale andamento della sequenza sismica che prosegue ormai da Domenica 20.

E’ impossibile trarre delle conclusioni in tal senso, sia da una parte che dall’altra. Di fatto cercheremo di tenervi costantemente aggiornati in merito all’andamento sismogenetico della medesima area.

Sul resto dello Stivale c’è poco da segnalare. Circa 4 scosse, di cui 3 strumentali ed una di 2,3, sono state registrate nei pressi del Sannio. Altrettanti movimenti nell’area del Pollino, interessata da diversi giorni da questa tipologia sequenziale.

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