Storia dei terremoti in Italia
"CLAMOROSO", lo Stato non pagherà più per le calamità naturali: dopo il danno, la beffa!!!
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- Categoria: Storia dei terremoti in Italia
- Pubblicato 19 Maggio 2012
- Scritto da Vincenzo Ficco
La riforma della Protezione Civile porta con sé una brutta sorpresa per gli italiani e le loro tasche: da oggi lo Stato non pagherà più i danni dovuti a terremoti, alluvioni o qualsiasi altra calamità naturale. È scritto chiaramente nel decreto pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale. Lo conferma anche il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, secondo il quale i cittadini de L’Aquila saranno gli ultimi a ricevere assistenza dallo Stato per la ricostruzione.
D’ora in poi tutti i danni a immobili o altri beni dovuti a catastrofi naturali saranno totalmente a carico del cittadino che, se previdente, dovrà stipulare un’assicurazione ad hoc. Questo perché, come ammette lo stesso Gabrielli, lo Stato non è più in grado di sostenere i costi della ricostruzione. In questo modo, si sostiene, i cittadini potranno intervenire in prima persona e sarà rispettato il principio di uguaglianza.
Ma è davvero così? Non proprio, visto che il decreto non prevede l’obbligatorietà dell'assicurazione sulle calamità (per cui è solo prevista da alcuni anni una detrazione sulle tasse), né tantomeno un costo unitario. È evidente che, stando così le cose, chi vive nelle zone a rischio da un lato sarà più portato a stipulare una polizza, ma dall’altro dovrà sostenere costi più alti dettati dalle compagnie.
Nel decreto si prevede che entro 90 giorni venga varato un decreto attuativo, in cui forse verrà resa obbligatoria l’assicurazione contro le calamità a un prezzo fisso per tutti, forse un centinaio di euro all’anno. Un nuovo balzello per i proprietari di immobili, dopo l’Imu. Inoltre la riforma della Protezione Civile introduce la cosiddetta “tassa sulle disgrazie”, le Regioni potranno alzare le accise sulla benzina fino a 5 centesimi per fronteggiare spese dovute a calamità naturali. C’è stato comunque un passo avanti: in una prima versione l’aumento scattava automaticamente. Insomma... dopo il danno, la beffa!!!
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