Vulcanologia
Eruzione dell'Etna: caduta di cenere e lapilli
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- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Vulcanologia
- Pubblicato 03 Aprile 2013
Cenere in quantità, lapilli (anche grandi), tremori e forti boati stanno contraddistinguendo questa giornata rispetto alle altre sul catanese, in particolar modo sulle zone a ridosso dell'Etna (versante meridionale).
Vere e proprie bombe laviche sono state segnalate tra Nicolosi e Zafferana Etnea, la maggior parte di piccole dimensioni ma sono stati fotografati lapilli anche di qualche decina di centimetri di lunghezza. Si segnala anche qualche danno sulla strada provinciale 92 e ai piccoli centri abitati che si trovano lungo tale arteria stradale. Qui la caduta di cenere è stata, a detta dei tanti osservatori, davvero impressionante, con accumuli fino a 3-5 cm al suolo che hanno conferito al paesaggio un che di sinistro, un'atmosfera lunare. Siamo in attesa di ricevere nuove informazioni e delle testimonianze fotografiche. Cenere caduta ancora una volta anche tra Giarre ed Acireale.
Contrariamente a gran parte dei precedenti parossismi da inizio anno, questo è stato più lungo (è iniziato alle 13, ed è ancora in atto, dunque più di 4 ore!) ed è molto forte, anche se la nube di cenere è stata lievemente meno grande rispetto a quella di inizio marzo, ma i lapilli segnalati sono stati di discrete dimensioni, e con essi sono stati ascoltati boati davvero violenti e prolungati. Per concludere, il tremore vulcanico ha superato da pochi minuti la soglia dei 550.
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