Vulcanologia
Etna: debole EMISSIONE di cenere vulcanica, riapre l'aeroporto di Catania. Le ULTIME
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- Pubblicato 13 Febbraio 2014
- Scritto da Redazione Meteo Portale Italia
Considerato il comunicato dell'INGV relativo ad una blanda emissione di cenere in atmosfera da parte del vulcano Etna, pervenuto alle ore 08.22 di stamane, l'unità di crisi indetta dall'Enac alle ore 07.15 ha disposto l'immediata riapertura dello spazio aereo della Sicilia orientale.
Vista l'attenuazione dell'attività vulcani, sensibile nelle ultime ore, sono riprese anche le operazioni sugli aeroporti di Catania Fontanarossa e Comiso. L'aeroporto di Catania è rimasto chiuso, lo ricordiamo, dalle 0:30 alle 9:00.
Sul vulcano continua l'eruzione caratterizzata da una modesta attività stromboliana, con esplosione e emissione di cenere lavica dal nuovo cratere di sud-est. E' alimentata la colata che emerge nella zona sommitale e si riversa nella desertica Valle del Bove.
Nella zona sommitale è inoltre cambiata la morfologia del vulcano; le bocche che si erano aperte alla base del nuovo cratere di sud-est hanno subito un vero e proprio crollo e si è formata un'unica frattura ancora più ampia dalla quale emerge una colata lavica.
Il fenomeno è stato osservato dall'INGV di Catania; dal basso versante orientale del cono del nuovo cratere di sud-est si è staccato un volume di roccia instabile e parzialmente calda, che è andata a formare una sorta di "valanga" dall'aspetto molto simile a un flusso piroclastico, che in circa un minuto è scesa sulla ripida parete occidentale della Valle del Bove, arrestandosi sul terreno più pianeggiante infondo alla Valle.
Dalla nuova bocca si è inoltre alzato uno sbuffo di cenere color marrone-rossastra, creata dal crollo delle pareti del vulcano, che si è rapidamente espanso sottoforma di nube che invece di alzarsi in aria è scivolata sul versante occidentale della Valle del Bove, formando un flusso a temperatura molto elevata, fermatosi a circa quattro chilometri di distanza.
Il nuovo flusso lavico cammina sovrapponendosi ai bracci precedenti e sta per raggiungere la base della parete occidentale della Valle del Bove. L'ampiezza del tremore mostra le stesse variazioni osservate negli ultimi giorni, mantenendosi su un livello modestamente elevato rispetto a quello normale.
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