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Un cambiamento nelle caratteristiche chimiche dell'acqua può prevedere un terremoto?

Un team di geologi provenienti da Islanda, Svezia e Arabia Saudita ha scoperto dei cambiamenti nella chimica delle acque sotterranee prima dei terremoti.

Sembra infatti che ci sia una connessione tra questi cambiamenti chimici nell'acqua e i terremoti. Non esiste un sistema di allarme affidabile che possa prevenire i terremoti e quasi certamente non ce ne sarà alcuno, almeno in un prossimo futuro.

L'immensa complessità dei sistemi coinvolti nei terremoti rende impossibile generare previsioni affidabili. Ma gli scienziati non demordono dal ricercare un modo per prevedere i terremoti e ora vogliono condurre lo stesso tipo di test in tutto il mondo per vedere se si ottengono risultati simili a quelli ottenuti finora. 

Per diversi decenni, gli scienziati hanno sospettato che si verificassero delle modifiche nelle falde freatiche prima di un terremoto. Il primo studio fu realizzato in Cina nel 1976 e un altro più approfondito è stata condotto dopo il terremoto di Kobe nel 1995.

Tuttavia questi due studi hanno "sofferto" dello stesso problema: la mancanza di dati. Entrambi hanno analizzato un singolo evento e certamente non si può davvero trarre una conclusione generale sulla base di un singolo episodio sismico.

In questo studio pubblicato su Nature Geoscience i geologi hanno adottato un approccio più sistematico, analizzando campioni di acque sotterranee, ogni settimana per il quinquennio 2008-2013, da un pozzo artesiano nella città di Husavik, una piccola città che si trova nel comune islandese di Norðurþing, nella regione di Norðurland eystra, nell'estremo nord dell'Islanda; un luogo con una lunga storia di terremoti.

I geologi hanno scoperto che sei mesi prima di un terremoto di magnitudo 5,6 nel 2012 e nuovamente appena prima di un altro terremoto di magnitudo 5.5 nel 2013, i livelli di idrogeno e sodio presenti nell'acqua sono aumentati in maniera significativa. Poiché lo studio è stato condotto su un periodo di tempo più lungo, non si può trattare di una variazione casuale o una variazione di sfondo. 

I ricercatori non offrono alcun meccanismo chiaro per spiegare questi cambiamenti, ma è probabilmente qualcosa a che fare con i cambiamenti nella forza.

"Le analisi statistiche indicano che i cambiamenti nella chimica delle acque sotterranee sono stati associati con i terremoti. Suggeriamo che i cambiamenti sono stati causati da una dilatazione crostale associata allo stress accumulato prima di ogni terremoto che ha portato i diversi componenti delle acque sotterranee a mescolarsi. Anche se i cambiamenti che rileviamo sono specifici per il sito in Islanda, si deduce che i processi simili possano essere attivi altrove e che la chimica delle acque sotterranee è un bersaglio promettente per i futuri studi sulla prevedibilità dei terremoti ", scrivono i ricercatori.

Ali Dorate

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