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Primi Continenti della Terra formati in Ambiente Geologico Simile alla Moderna Islanda?

I Primi continenti della Terra possono essersi formati in un ambiente geologico simile alla moderna Islanda, secondo l'analisi geochimica di una unità di rocce recentemente scoperte in Canada, che potrebbero essere state parte di un antico Protocontinente da cui le altre croste continentali si sono sviluppate.

Con le poche rocce della Terra primordiale rimaste oggi, sappiamo relativamente poco su come si sono formati i primi continenti. Una teoria propone che essi possono essere stati originati in un ambiente isolano, come l'oceano, dove il magma in risalita dal mantello si sarebbe cristallizzato, formando la crosta continentale. Quando cerchi analoghi moderni per l'impostazione di questo processo di formazione continentale, l'Islanda si presenta come un candidato probabile, con il suo plateau oceanico simile alla crosta continentale sia per il suo spessore, che per la composizione insolita di alte percentuali di rocce ricche di silice.

Lo svantaggio tradizionale di questa teoria, però, è stata la non somiglianza geochimica tra le rocce che si formano nella moderna Islanda, e quelle che si sono trovate preservate dalla Terra primordiale fino ad ora.

Nel loro studio, Jesse Reimink e colleghi della University of Alberta in Canada, riportano la scoperta di unità di rocce, vecchie 4,02 miliardi di anni, dal Canada nord occidentale, con le firme geochimiche corrispondenti a quelle delle rocce formatesi nella moderna Islanda. Soprannominate le "Idiwhaa Tonalitic Gneiss" (prende il nome dalla parola "tempi antichi" in lingua Tłı̨chǫ locale), le rocce mostrano arricchimento di ferro, anomalie negative dell'europio, e modelli non frazionati di elementi delle terre rare, così come i bassi rapporti di isotopi dell'ossigeno all'interno del minerale zircone, formato tramite processi magmatici, che indicano come la formazione di magma basaltico e idrotermico abbiano alterato la crosta oceanica.

'I risultati del nostro studio forniscono la prima prova diretta che la prima crosta continentale terrestre potrebbe essersi formata in un ambiente simile alla attuale Islanda', dice Reimink.

Samuel Bowring, geologo presso il Massachusetts Institute of Technology, definisce il lavoro un 'uno studio piacevole', evidenziando come si dimostra che i segnali geochimici di tutte le rocce, e nello specifico dello zircone, sono state imperturbate tramite il sucessivo metamorfismo. Si avverte, tuttavia, che le supposizioni che un modello islandese può essere applicato alla sequenza più grande,compositiva, e varia dell'Acasta gneiss, di cui l'unità Idiwhaa è una parte, rimangono tali. "La Tettonica a zolle moderna è responsabile di un'ampia varietà di rocce ignee, comprese quelle che si trovano in Islanda," dice, "quindi penso che potrebbe essere un po' prematuro concludere che un ambiente simile all'Islanda è responsabile per la crosta più antica della Terra."

Inoltre, Bowring commenta che il modello dei ricercatori non spiega la prova precedentemente riferita per l'eredità del più vecchio zircone, fino a 4,2 miliardi di anni d'età, in altre rocce di Acasta.

Alcune di queste preoccupazioni possono essere placate, tuttavia, con i ricercatori che progettano di continuare le loro indagini esaminando le più giovani (3,4/3,9 miliardi di anni) rocce nel più ampio complesso dello gneiss di Acasta. Lo scopo sarà di valutare come un Protocontinente del tipo dell'Islanda potrebbe evolversi, per produrre la composizione più tipica nella crosta vista nelle rocce più giovani.

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